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Recensione : Constraint – Enlightened By Darkness

Atmosfere folk, potenza metallica, dolci ed intimiste ballate e stupende aperture sinfoniche, fanno di Enlightened By Darkness un debutto imperdibile per gli amanti del genere

Mi rendo perfettamente conto che una webzine come la nostra, la cui missione primaria è supportare la scena underground, non solo metallica e non solo nazionale, possa essere tacciata di buonismo verso le giovani band che si affacciano sul mercato ma, partendo dal presupposto che Iyezine non è legata ad alcun vincolo con label italiane o straniere, quello che esce dagli articoli dei collaboratori, come in questo caso, è assolutamente frutto di un giudizio libero ed incondizionato.

Una premessa doverosa, perché anche quest’album, come molti ultimamente targati Italia, è un disco davvero bello e ben fatto e, in un genere come il symphonic metal dove sembra che tutto sia già stato detto e scritto, trovare una band al debutto con un lavoro di così ottima fattura non può che far estremo piacere.
La band si chiama Constraint, proviene da Modena e dal 2011 suona il genere interpretando i brani dei gruppi più famosi come Nightwish, Epica ed Evanescence.
Una gavetta obbligatoria per chiunque muova i primi passi nel mondo musicale, ma la voglia di suonare la propria musica, specialmente se si è musicisti di talento, prima o poi prende il sopravvento, ed allora i Constraint nel 2012 iniziano a mettere insieme idee e note e dopo quattro lunghi anni Enlightened By Darkness può finalmente fare la gioia di tutti gli amanti del symphonic metal.
Il lavoro, autoprodotto, ha trovato nell’Atomic Stuff un buon trampolino di lancio e le note sinfonicamente eleganti di Behind The Scenes, opener dell’album, possono riempire di metallo orchestrale ed operistico una mezz’ora abbondante della nostra stressante vita, per sognare insieme all’incantevole voce della bravissima Beatrice Bini, singer in linea con le interpreti del genere.
Sotto l’aspetto puramente musicale Enlightened By Darkness, non fatica a convincere, l’appeal dei brani è altissimo ed il gruppo, intelligentemente, alterna brani dal mood quasi radiofonico, ad altri dove squisite atmosfere folk alzano notevolmente la qualità del disco, come in un viaggio a spasso nel tempo tra le strade chiuse dai grattacieli, passeggiando nelle notti gotiche, per ritrovarsi in un attimo ai piedi di un castello medievale, illuminato dalle torce appese alle torri fortificate.
Prodotto perfettamente agli Art Distillery Studios da Claudio Mulas, l’album non manca di potenza metallica, equilibrata, raffinata ma pur sempre forgiata nell’acciaio, la sei corde e la sezione ritmica non mancano di spingere quando l’aria si fa pressante (The Birth), mentre i tasti d’avorio ricamano tele sinfoniche su cui la singer si destreggia da par suo, lasciando a tratti i toni operistici per un approccio più moderno.
Atmosfere folk, potenza metallica, dolci ed intimiste ballate e stupende aperture sinfoniche, fanno di Enlightened By Darkness un debutto imperdibile per gli amanti del genere e dei Constraint l’ennesima band da supportare senza se e senza ma.

Constraint – Enlightened By Darkness

TRACKLIST
1. Behind The Scenes
2. Talking Dumbs
3. The Ending Of Time
4. Illusion Of A Dream
5. The Birth
6. Breathing Infinity
7. Enlightened By Darkness
8. Autumn Hymn
9. Oniria

LINE-UP
Beatrice Bini – Vocals
Alessio Molinari – Guitars
Simone Ferraresi – Keyboards
Federico Paglia – Bass
Alessandro Lodesani – Drums

CONSTRAINT – Facebook

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