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Recensione : Almanac – Tsar

Un album imperdibile per gli amanti dei suoni power orchestrali e di chi ha amato i Rage in questa nobile versione con la Lingua Mortis Orchestra

Che Victor Smolski abbia lasciato i Rage è cosa risaputa ed il musicista bielorusso non ha perso tempo, rimboccandosi le maniche e chiamando a se un manipolo di musicisti della scena fondando gli Almanac, band figlia degli ultimi Rage, quelli più orchestrali.

Tsar è il primo album di questa nuova creatura che vede Smolski in compagnia di Enric Garcia alle tastiere, la sezione ritmica composta da Michael Kolar alle pelli e Armin Alic al basso, più tre eccezzionali vocalist: Andy B. Franck (Brainstorm, Ivanhoe e Symphorce), David Readman (Voodoo Circle, Pink Cream 69) e Jannette Marchewka.
Unite le forze con la prestigiosa Orchestra Filarmonica di Barcellona, il gruppo ha dato vita ad un esordio spumeggiante che, pur prendendo spunto dal passato del chitarrista ( i Rage con la Lingua Mortis Orchestra), trova subito la propria strada, fatta di un power orchestrale, dal mood cinematografico e da molte sfumature classic metal.
L’uso dei tre cantanti fa la differenza, così come il flavour epicissimo che il concept su cui si sviluppa l’opera è costruito, valorizzato dalle fughe chitarristiche di un Smolski che si dimostra come uno degli axeman migliori degli ultimi anni, almeno in campo power metal.
La storia è di quelle impegnative, le gesta e le vicende di Ivan IV di Russia, conosciuto come Ivan il Terrribile, sovrano crudele vissuto nel sedicesimo secolo di cui Tsar racconta la vita, iniziando con la splendida title track proprio dalla sua infanzia.
Da Self-Blinded Eyes in poi Tsar è un susseguirsi di power metal dalle ritmiche serrate, epico e magniloquente, orchestrato perfettamente dalla famosa filarmonica ed irrobustito da fiero metallo, dove la chitarra dell’axeman bielorusso si incendia e dona regale musica heavy.
Grande prova dei tre vocalist coinvolti, degli assi nel genere e si sente con prove a tratti sontuose, mentre la storia coinvolge sempre più, permettendo a Tsar di risultare un lavoro affascinate, perfettamente bilanciato tra la raffinatezza e la magniloquenza della parte orchestrale e la carica travolgente del power metal.
Per chi si approccia all’opera è un attimo arrivare alla fine con la voglia di rituffarsi tra le note di Children Of The Future, dell’intensa No More Shadows, nell’oscuro doom epico di Reign Of Madness e della straordinariamente potente Flames Of Hate.
In conclusione Tsar risulta un album imperdibile per gli amanti dei suoni power orchestrali e di chi ha amato i Rage in questa nobile versione con la Lingua Mortis Orchestra; la speranza è che questa nuova avventura del chitarrista bielorusso non rimanga confinata a questo lavoro, sarebbe un vero peccato.

TRACKLIST
1. Tsar
2. Self-Blinded Eyes
3. Darkness
4. Hands Are Tied
5. Children Of The Future
6. No More Shadows
7. Nevermore
8. Reign Of Madness
9. Flames Of Hate

LINE-UP
Andy B. Franck: Vocals
David Readman: Vocals
Jeannette Marchewka: Vocals
Victor Smolski: Guitars
Enric Garcia: keyboards
Michael Kolar: Drums
Armin Alic: Bass

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