Con il vento modaiolo del revival ’90 in poppa, i toscani Acid Brains (Stefano Giambastiani, Alfredo Bechelli, Antonio Amatulli, Stefano Marchi) ritornano a far parlare di sé con un nuovo lavoro, “Maybe”. Il disco, quarto capitolo per la band, si discosta di poco da quanto già fatto in passato, proponendo, ancora una volta, un rock di chiara matrice grunge/alternative.
“All They Want To Go”, dal piglio rapido e veloce (supportata da un cantato decisamente energico e rabbioso) apre il disco e introduce le successive “Go Back Home” (strofe e ritornelli ben definiti, sound più aperto e rilassato) e “Collapsed” (sonorità nervose e graffianti). “Strong” spazza via tutto con il suo incedere squadrato e fragoroso (a metà tra sfuriate hardcore e pesantezza metal), mentre “Enjoy”, decisamente più solare e distesa, scorre su binari pop rock, tentando di mitigare anche la forza dell’irrequieta “Try Again”. Nella parte finale del lavoro, invece, si mette da parte l’inglese, per provare a cantare in italiano (“Io Ero Morto”, “Fremo”, “Dimentico (I Forget)”). I risultati, però, a parità di qualità dal punto di vista strumentale, sono decisamente più deludenti.
La formazione toscana, forte di una esperienza ultradecennale in ambito musicale, propone un lavoro caratterizzato da una lodevole tecnica esecutiva; perde punti, però, a causa del sound fin troppo standardizzato (i Nirvana vengono in mente in meno di un secondo) e a causa della lingua italiana. L’impressione generale è che gli Acid Brains abbiano le potenzialità per fare cose interessanti, ma che si siano persi in scelte poco fortunate.
TRACKLIST:
01. All They Want To Go
02. Go Back Home
03. Collapsed
04. Strong
05. Enjoy
06. Try Again
07. Io Ero Morto
08. Fremo
09. Dimentico (I Forget)