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Recensione : A2athot – Trust Your Ear

Accade frequentemente di imbattersi in band che richiedono una recensione presentando la propria musica come se si avesse a che fare con i nuovi astri della musica mondiale, salvo poi dover constatare che tali ambiziosi intenti si scontrano con una qualità risibile e lontana anni luce dai modelli dichiarati.

A2athot – Trust Your Ear

La one-man band italiana A2aThoT si presenta come autrice di un doom-psychedelic metal che trova tra i propri numi tutelari nomi altisonanti quali Pink Floyd, Black Sabbath, Radiohead, Jane’s Addiction, System Of A Down, Neurosis, Cathedral, solo per citare i più noti e rilevanti.

Con tali premesse la tavola sembrerebbe già apparecchiata per un classico flop, con tanto di imprecazioni assortite da parte del recensore e invece il buon Fabrizio (il musicista che si cela sotto il criptico monicker) con il suo lavoro conferma quanto sia fallace basarsi su impressioni superficiali invece di attenersi, come dovrebbe sempre accadere, a quanto suggerito dal titolo di questo Ep (Trust Your Ear).
Infatti, i venticinque minuti scarsi di musica che si ha la ventura di poter ascoltare, stupiscono per la varietà e la competenza delle composizioni, che appaiono sempre credibili nonostante spazino con disinvoltura tra un genere e l’altro, assorbendo come una spugna le più disparate influenze e amalgamandole in maniera pressoché perfetta.
Proviamo ad immaginare i Pink Floyd più sperimentali imbastardire il proprio suono con le ritmiche del doom e indurendole con una più moderna indole sperimentale derivata dai Neurosis: una sintesi probabilmente imperfetta, ma che potrebbe fornire almeno una vaga idea di ciò che ci si deve attendere dall’ascolto dei tre brani contenuti in Trust Your Ear.
Delirium Of The Sane (part I) esemplifica in buona parte quanto appena detto, con l’aggiunta di un finale che dimostra quanto A2aThoT possieda anche un gusto melodico tutt’altro che trascurabile, tanto per rassicurare chi temeva di doversi sorbire una sequela interminabile di rumorismi assortiti.
Rispetto alla traccia precedente, So Pure, Everything Leaves Life, dopo un’introduzione di carattere ambient, fa emergere l’anima doom nel senso più vero del termine, grazie a riff corposi per quanto sempre contaminati da quella componente psichedelica che, infatti, trova il suo naturale sfogo nella seconda metà del brano.
Andromeda’s Misunderstanding chiude l’Ep segnalandosi forse come il meno convincente del trittico di brani, pur attestandosi comunque su un livello soddisfacente, crescendo nel finale grazie un appesantimento del sound che viene spinto su territori “neurotici”; in particolare, nella traccia in questione, l’uso della voce pulita appare decisamente migliorabile e, se vogliamo, questo è l’unico, piccolo difetto riscontrabile nell’intero lavoro.
Trust Your Ear è, davvero, una piacevole sorpresa, e ci dimostra quanto sia possibile sperimentare qualcosa di nuovo senza per forza di cose risultare terribilmente noiosi o ancor peggio presuntuosi; Fabrizio-A2aThoT si occupa di tutti gli strumenti facendolo in maniera encomiabile senza alcuna eccezione, ma sicuramente spiccano le sue doti di chitarrista dallo stile vario e poco incline a seguire un modello precostituito.
Ovviamente, se meno di mezz’ora di musica può già essere considerato un test sufficientemente attendibile, non c’è dubbio che questo Ep sia un ideale viatico per un prossimo full-length che, viste le premesse, attendiamo con enorme curiosità.

Tracklist :
1. Delirium Of The Sane (part I)
2. So Pure, Everything Leaves Life
3. Andromeda’s Misunderstanding

Line-up :
A2aThoT

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