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Recensione : Vv/aa – Hipshakers Vol.4

Ultra groovie compilation per la sempre feconda Vampisoul records

Vv/aa – Hipshakers Vol.4

Posseggo, devo essere sincero, un buon numero di magliette, o t-shirt se preferite, che posso considerare di “culto”. Le indosso con malcelato orgoglio ad ogni happening importante al quale mi reco.

Facciamo un esempio; ne ho una arancione con un pugno chiuso che sembra avanzare a colpire chi si ha di fronte, sull’anulare di questa mano stretta c’è un anello sul quale è scritto un significativo “kick ass”.
Questa maglietta di cui vado particolarmente fiero sopra al disegno reca una scritta: Vampisoul, e ciò fa intendere che ci è stata inviata (a noi di Inyoureyes) da una delle etichette più stilose del mondo.
Che lo slogan della label sia non a caso “in search of cool” lo dimostrano l’incredibile serie di uscite realizzate in questi anni tutte contraddistinte da standard qualitativi altissimi. Non fa eccezione,ovviamente,questo quarto volume della serie Hipshakers che mette in fila venti brani dall’altissimo quantitativo di groove.
I formati nei quali è realizzata questa compilazione sono quello del tradizionale cd e quello ultra chic, ma assai più costoso del cofanetto contenente dieci 7″.
Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa offre questa succosa raccolta.
Cominciamo con i due brani più spiazzanti che si trovano in testa e in coda,l’iniziale Bossa nova and grits di Little Joe Washington tentativo più che riuscito di fondere musica caraibica e psychedelia e la finale Space guitar di Young John Watson rock’n’roll oppiaceo da ascoltarsi con il giusto additivo dopante.
In mezzo c’è un sacco di musica nera celestiale: si va dal jazz (The way you do di Jimmy Nolen e She’s gone too long di Roy Brown & his mighty mighty men),al jazz “sporcato di r’n’b (Good mambo tonight di Wynonie Harris e Same old thing di Amos Milburn),dal r’n’b più saltellante (Syam’s blues di King Syam e You can’t hide di Lula Reed & Freddie King), al soul di gruppi vocali Impressions o Miracles (Be-bop wino dei Lamplighters,Love love love D-R-E-A-M di Gene Wilson & his Genies e Back on the block di Sam Anderson & the Telestars fino allo ska-jazz alla Skatalites (Baby don’t you leave poor me di Clarence Paul) .
Il tutto impreziosito da vere e proprie regine del groove che non sfigurano al cospetto di vere e proprie istituzioni quali Billie Holiday o Aretha Franklin (Little Esther con Cherry wine, Juanita Nixon con Stop knockin e Camille Howard con You’re lower than a mole).
Se l’autunno è ormai arrivato ed il freddo inverno sembra alle porte fate come ho fatto io, cercatevi un angolino al sole e sotto vento, mettetevi su questo disco e chiudete gli occhi nel vostro cuore sarà subito estate.

TRACKLIST:
1) Little Joe Washington – Bossa nova and grits
2) Jimmy Nolen – The way you do
3) Little Esther-Cherry wine
4) The Lamplighters – Be-bop wino
5) Titus Turner – Hold your loving
6) Juanita Nixon-Stop knockin’
7) The Midnighters – We’ll never meet again
8) Jimmy Scott – Somewhere down the line
9) Camille Howard – You’re lower than a mole
10)Wynonie Harris – Good mambo tonight
11) Roy Brown & his mighty mighty men – She’s gone too long
12) King Syam – Syam’s blues
13) Gene Wilson & his Genies – Love love love D-R-E-A-M
14) Amos Milburn -Same old thing
15) Lula Reed & Freddie King – You can’t hide
16) Sam Anderson & the Telestars – Back on the block
17)Clarence Paul – Baby don’t you leave poor me
18) The 5 Royals – Don’t be ashamed
19) Little Willie John – Mister Glenn
20) Young John Watson – Space guitat

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