A tre anni dall’ep “Braccia Rubate All’Agricoltura”, i toscani Venus In Furs (Claudio Terreni, Marco Doni, Giovanni Boschi), ritornano, con molti concerti sulle spalle e già un album in curriculum (“Siam Pur Sempre Animali”, 2011) con Carnival. Il nuovo capitolo lungo, pubblicato da Phonarchia Dischi, oltre a riprendere il sound ribelle ed energico degli esordi, inserisce momenti più folk/punk/cantautorali, figli della lezione di The Zen Circus e Criminal Jockers.
L’aprire arioso, energico e leggermente malinconico dell’iniziale Datemi Fuoco, unendo ottimamente rock, cantautorato e punk, conquista con la sua elettrica dolcezza, mentre lo spingere urgente dell’infuocata Dammi Tempo, travolgendo con il suo muro di chitarre e batteria, sfreccia rapida fino all’hard rock/blues dell’intensa e trascinante Vieri.
Il bollire ritmico di Battle (chiaro riferimento alla band di Ian Williams) procede fra esplosioni di chitarra e momenti lievemente più psichedelici, lasciando che a seguire siano l’inquietante spensieratezza dell’allegra Nazisti e il fulminante deflagrare punk della spigliata e coinvolgente Anita Così Non Vale.
Lo sprofondare di malinconia e introversione di Semplifica, invece, piantandosi nel cuore fin dal primo ascolto, avvolge con lo sgranato graffiare dei ritornelli (molto vicini ai Verdena più lineari), contrapponendosi al rock deciso e determinato della più superficiale e grezza Ogni Maledetta Domenica (chitarre e batteria in primo piano).
Il leggero accarezzare della pacifica e solare Giulio, infine, cede spazio all’altrettanto distesa e tranquilla San Valentino (nonostante le parole per niente allegre) e alla piacevole rivisitazione di Prisencolinensinainciusol di Adriano Celentano.
Gli undici brani di Carnival, alternando momenti più energici ad altri più melodici e pacati, danno vita a un album che fa del provare ad essere vario e personale i suoi due principali punti di forza. I tre musicisti, infatti, pur non inventando niente di nuovo (l’intero lavoro ruota su sonorità rock/pop/folk/blues), riescono a dare ad ogni singolo pezzo un volto particolare, creando un’insieme variegato e coinvolgente che piace e coinvolge nel giro di ben pochi ascolti. Un album ben concepito per una band dalle idee più che chiare.
TRACKLIST
01. Datemi Fuoco
02. Dammi Tempo
03. Vieri
04. Battle
05. Nazisti
06. Anita Così Non Vale
07. Semplifica
08. Ogni Maledetta Domenica
09. Giulio
10. San Valentino
11. Prisencolinensinainciusol
LINE-UP
Claudio Terreni
Marco Doni
Giovanni Boschi