Forti del contratto fresco di firma con la Southernlord i Secret si sono impegnati per dare vita a un mostro alchemico e io dico: “Solve et Coagula” apre un capitolo tutto nuovo nella musica “pesante” italiana.
I dodici brani che lo compongono sono altrettante sprangate sui denti durante le quali tutto può succedere: impazzire, vedere la madonna, vedere Madonna, vedere Padre Maronno… Scoprirsi ancora più “antitalian”.
Ma veniamo (letteralmente) al descrivere questa nuova release:
La durata media dei pezzi è sui due, fottutissimi, minuti; ed è una cosa che mi fa impazzire (sono uno di quelli che pensa che è meglio dire tanto in poco tempo che dire poco in troppo), al punto che vorrei che tutta la musica mondiale si reggesse su quello stesso dannato, cazzo di paio di minuti; ma la cosa più esaltante è che questi due minuti sono sfruttati come un bambino indiano in una fabbrica di palloni: nulla è lasciato al caso, nemmeno il singolo colpo di pedale sfugge alla logica del massacro.
Il sound dei triestini è pompato come non mai, imbastardito dalle nuove evidenti influenze black metal, prodotto egregiamente in modo da non far sembrare il tutto un’accozzaglia di pentole che cadono (Poteva succedere data la violenza di questo album). La potenza emotiva dei Secret è come sempre immutata nella sua grandezza, semmai ancor più cinica e nichilista, pronta a condurvi per mano in un paese di merda e sangue e orrori peggio che lo spirito del natale futuro.
In verita vi dico:
“Solve et Coagula” è in assoluto il miglior prodotto mai sfornato nello stivale in ambito post hardcore.
Comprate e moltiplicatelo.
Però poi andate ai concerti, birbanti!