Prima di parlare di questo disco è necessaria una premessa: i Rock’n’Roll Kamikazes si dovrebbero, anzi si devono assolutamente vedere dal vivo.
Se poi si ha il privilegio, come è successo a me, di poter intervistare a concerto concluso l’incomparabile Andy Macfarlane beh direi che si possa parlare di serata perfetta.
Avere la possibilità di chiacchierare con questo incredibile personaggio che, nel suo italiano “sporcato” di scozzese, risponde ad una domanda con sedici risposte – di cui nessuna concernente al quesito posto – è davvero uno spettacolo, come direbbero i Jalisse, un vero e proprio fiume di parole una fucina inesauribile di aneddoti divertentissimi narrati con la verve di un consumato performer.
E come tutto ciò in cui si cimenta il nostro – siano esse band, spettacoli da solista o attività extramusicali – anche questo disco è riuscito e coinvolgente adatto per essere sparato in auto mentre si percorre la riviera ligure godendo delle sue bellezze, ebbene sì sono uno di questi privilegiati.
Pur trattandosi di un album di rock’n’roll questo quarta fatica dei kamikaze non è per nulla scontata né monotematica, si va infatti dal tipico rockabilly con le radici fortemente piantate negli anni ’50 di Pocket e Who Tweaked Your Motor? ad un pezzo quasi lounge alla Las Vegas Grind come quello che da il titolo all’album, dal blues viscerale di Early Night al veloce e sguaiato psychobilly di Lordy Lord per chiudere con Ice Cold Beer – il mio pezzo preferito la party song che vorrei fosse suonata al mio funerale – e Smack con il suo incedere vizioso anzichenò.
Nella furia con la quale ho buttato giù queste righe mi sono certamente fatto prendere dall’accentrare il discorso sulla personalità – debordante – del chitarrista / cantante della band, ma il gruppo non si limita certo a lui, anzi il resto della ciurma non gli è sicuramente da meno andando a formare una vera e propria macchina da guerra rock’n’roll.
Nel frattempo che i Rock’n’Roll Kamikazes passino dalle vostre parti fiondatevi su questo disco e ascoltatelo a più non posso, insomma fatevi trovare preparati e portatevi una maglietta di ricambio, se vi scorre ancora il sangue nelle vene è facile che ne abbiate bisogno.
Track List
1) Pocket,
2) Your Money,
3) You Might Not Know Me,
4) Wolf,
5) Campari & Toothpaste,
6) Graveyeard Blues,
7) Early Night,
8) Lordy Lord (My Ass),
9) Who Tweaked Your Motor?
10) No No No (You Don’t Love Me)
11) Ice Cold Beer,
12) Smack,
13) A Hole In Your Soul
Etichetta Label
Area Pirata Records