Con un look che sembrano i Daft Punk del 1890, ecco arrivare dallo spazio profondo i Cyborgs. -0 suona la chitarra e professa il logos, -1 percuote tutto quello che è arriva a portata delle sue mani. Insieme sono un duo che fa un blues delle origini sporco e duro, perchè il blues ti spacca il culo, e non dovrebbe essere un genere per gente pettinata.
I Cyborgs senza tanti fornzoli riportano il discorso là dov’era cominciato, ovvero al Delta del Mississipi, tra demoni neri e bianchi alcolizzati, dove uno sputo di tabacco vale più di una vita, e dove la palude sa essere più misericordiosa di Dio. Un disco direttamente dal passato, forse uno dei due potrebbe essere Robert Johnson, che finalmente torna a fare blues, con il permesso di quel tanghero di Satanasso in persona.
http://inri.bandcamp.com/album/the-cyborgs
No Comments