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Recensione : Supertempo – 29

Ogni tanto dovrebbero fermarsi un secondo a pensare un po' di più, invece che scivolare costantemente su un leggero strato di superficialità

Supertempo – 29

I veneti Supertempo, dopo alcuni ep ed un album pubblicato (quest’ultimo nel 2012), ritornano con il loro secondo capitolo lungo. Il nuovo disco, in uscita come il precedente per Go Down Records, si intitola semplicemente 29 e si struttura su quattordici spigliati brani di chiara matrice power pop/punk.

Il ritmo dritto di Blue Rock, costellato da leggere chitarre, introduce l’altrettanto spigliata Hammer Head (il suono si fa solo leggermente più ruvido), l’accattivante melodia di Be Your Friend e il delicato correre di St Eve.
I’d Rather Burn Than Get Burned, allo stesso tempo venata di folk e punk, tira dritto fino alle note di You’re Always Late (basso e batteria in primo piano, brit pop nelle vene), mentre 8 Hours Man e i suoi oltre sei minuti di durata, cresce, muta e si pianta in testa con il suo ostinarsi a voler continuare.
Perpetua, in contrapposizione, pacata e distesa, ci mette meno di un minuto e mezzo per arrivare in fondo, lasciando che a proseguire siano la batteria ingombrante di Mod-Joe (su cui incombono le chitarre), il ruvido scatenarsi di Swear Your Fats e il sound molleggiato e caldo di Aged Women Do.
Il frizzante scalciare di Badball, infine, apre all’altrettanto tirata Having Fun e all’energia solare di The Kids Are Connected.

Il nuovo disco dei Supertempo fatto di schegge sonore veloci e fulminanti, corre rapido nello stereo, dimostrandosi piuttosto accattivante. A lasciare solo qualche dubbio è il fatto che tutto finisce fin troppo rapidamente, non dando il tempo all’ascoltatore di innamorarsi di qualche pezzo o di cogliere il dettaglio particolare che rapisca. Insomma, un buon disco che mescola college rock, power pop, punk, brit pop e tanto altro, ma che forse ogni tanto dovrebbe fermarsi un secondo a pensare un po’ di più, invece che scivolare costantemente su un leggero strato di superficialità.

Tracklist:
01. Blue Rock
02. Hammer Head
03. Be Your Friend
04. St Eve
05. I’d Rather Burn Than Get Burned
06. You’re Always Late
07. 8 Hours Man
08. Perpetua
09. Mod-Joe
10. Swear Your Fats
11. Aged Woman Do
12. Badball
13. Having Fun
14. The Kids Are Connected

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