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Recensione : Steve Howls – Holding Back My Days

I quattro brani presentati scorrono uno dopo l'altro dando vita a paesaggi ed emozioni, facendo sognare e cullando con dolcezza

Il lombardo Stefano Laruccia, cantautore che si nasconde sotto lo pseudonimo Steve Howls, debutta, dopo aver passato un breve periodo in Danimarca e aver suonato in un gran numero di locali d’Italia, con i quattro brani di Holding Back My Days. Il disco, pubblicato da Sherpa Records e registrato da Simone Sproccati, si concentra quasi esclusivamente su voce e chitarra, concedendosi soltanto qualche percussione, ogni tanto.

Il piglio spedito e coinvolgente di White Walls, sostenuto da un fitto sottobosco di timide percussioni (quasi assumono il sapore di glitch elettronici), introduce il pacato avvolgere della pensierosa e intensa Keep On Walking. L’andamento più deciso di These Clouds, invece, tra leggeri ritornelli e lievi percussioni, lascia che chiudere sia l’accarezzare, vagamente malinconico, della variegata e ben strutturata Sailors (molto coinvolgente il finale carico di energia).

Il debutto di Stefano Laruccia, sicuramente non innovativo (un semplice cantautorato chitarra e voce), ma decisamente personale e dal piglio attuale e internazionale, intriga e convince in ogni sua parte. I quattro brani presentati scorrono uno dopo l’altro dando vita a paesaggi ed emozioni, facendo sognare e cullando con dolcezza. Un ep interessante che si spera sia antipasto di qualcosa di ancora più gustoso.

TRACKLIST
01. White Walls
02. Keep On Walking
03. These Clouds
04. Sailors

LINE-UP
Stefano Laruccia
Loris Giroletti

STEVE HOWLS – Facebook

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