Un thriller adrenalinico, appassionante, al quale rimanere incollati giorno e notte.
La stagione degli innocenti è un romanzo spettacolare, impossibile annoiarsi, impossibile pensare di lasciarlo a metà lettura. La stagione degli innocenti non smentisce ma evidenzia e dimostra la fama del giallo nordico.
La trama è decisamente avvincente, ben costruita e coerente. La pluralità di personaggi ed eventi è perfettamente costruita e gestita da Samuel Bjørk, che non lascia nulla al caso.
Nemmeno una sbavatura, nessuna imperfezione: in poche parole, un romanzo eccellente.
Norvegia, 28 agosto 2006: una neonata sparisce dall’ospedale Ringerike di Hønefoss. Sei anni dopo, il caso è rimasto ancora irrisolto. Mia Krüger è un agente di polizia che desidera un’unica cosa: morire. Ha deciso che la sua vita non può continuare, non dopo la morte della sorella gemella a causa di un overdose. Mia non ha più ragioni di vivere, finché alla sua porta non appare Holger Munch, capo della squadra speciale Omicidi.
Una bambina di sei anni è stata trovata impiccata a un albero, con uno strano biglietto sullo zainetto della scuola e vestita con un abitino da bambola.
Munch ha bisogno della fidata collega per affrontare un mistero che si rivelerà sconvolgente. Quando Munch chiede aiuto, Mia vorrebbe cacciarlo di casa e continuare la sua opera autodistruttiva, ma pensa a quella povera bambina e al trattamento da ella subito. Inoltre Mia, famosa per la sua sagacia e intelligenza, nota un piccolo particolare sul cadavere della bambina, che la spinge a sospettare che sarà solo la prima di una lunga serie.
I suoi sospetti saranno confermati: c’è un nuovo serial killer in città e la polizia ha assoluto bisogno di agenti in gamba. Mia torna al lavoro e insieme a Munch e alla squadra speciale si mette sulle traccie dell’assassino.
Non sarà semplice rimanere lucidi e presenti, perché ben presto gli indizi riveleranno l’assoluta crudeltà dell’assassino e il truce trattamento riservato alle vittime. Mia e Munch si ritroveranno coinvolti in questo mistero più di quanto credevano…
Chi potrebbe voler uccidere delle bambine innocenti, lavandole e vestendole come bambole di pezza? Quale volto si nasconde dietro queste angoscianti morti? E che collegamento c’è tra gli omicidi e la comunità cristiana nascosta nelle profondità del bosco?
La stagione degli innocenti colpisce per la crudezza delle scene, tanto quanto colpisce per l’impeccabile stile di scrittura. L’atmosfera è tesa sin dal primo capitolo e non ci sono cali di tono: si rimane costantemente con il fiato sospeso.
Indizio dopo indizio, la storia ci catapulta in un vortice di dolore, morte e suspense. Per gli amanti del thriller sarebbe impossibile non apprezzare questo romanzo, che non fa che confermare la bravura di Samuel Bjørk.
Per cui, tanto di cappello a questo scrittore, che ha saputo creare una storia mozzafiato dando vita a un romanzo decisamente da dieci e lode.