Questa frase campeggia nella home page della neonata etichetta toscana di musica non musica Kaczynski, un’ingresso che farà soffusamente rumore nella sicura scena italiana.
Giustamente vi starete chiedendo, ma chi è questo Theodore J. Kaczynski ?
E’ Unabomber, l’originale americano, non quello italiano che non è mai stato preso. La figura di Theodore J. Kaczynski è molto interessante, perché è stato spacciato come pazzo, ma la sua parabola nasconde qualcosa di molto più profondo, che qui non è il caso di indagare oltre, poiché non è la sede più adatta. Qui dobbiamo almeno provar a capire cosa lega Unabomber a questa etichetta italiana.
La Kaczynski prova a rivoluzionare la musica, o usare essa per fare qualcosa di rivoluzionario facendo ciò che dice l’ex professore di Berkeley, ovvero che per creare qualcosa di nuovo bisogna distruggere, meglio in questo caso far collassare la canzone, superando la forma canzone, arrivando a proporre un qualcosa che unisce field recording, lo – fi e sperimentazione minimale. L_Rec, i nomi non sono importanti alla Kaczynski, ha registrato queste due tracce da qualche parte in Spagna e sono quello che vogliono essere : un estraniante suono di avanguardia.
Qui non c’è canzone, ma solo suono, in apparenza scarno, ma in realtà molto pregno che ci conduce ad un elaborazione mentale che è strettamente personale.
In questo caso non si può nemmeno parlare di musica in senso stretto perché ci troviamo davanti ad una distruzione dell’accezione comune delle musica, per usare la stessa come arma per operare una rivoluzione almeno musicale.
E come diceva il Kaczynski d’oltre oceano, per operare un cambiamento drastico bisogna che nascano e si sviluppino fortemente valori che siano incompatibili con i valori della società dominante. Proprio quello che fa la Kaczynski con la sua non musica.
ETICHETTA:Kaczynski Editions
TRACKLIST
1.For Anita
2.Lonely