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Recensione : Plaster – Mainframe Re_coded

Terzo disco del produttore elettronico romano Plaster, anche se definirlo techno è davvero riduttivo.

Originariamente uscito nel 2015 per la label ucraina Kvitnu, “Mainframe Re_coded” pubblicato dall’australiana Textvra è un nuovo modo di suonare e di ascoltare “Mainframe”, terzo disco del produttore elettronico romano Plaster, anche se definirlo techno è davvero riduttivo. Questo disco fu fondamentale per il nome Plaster perché vide la divisione fra i due membri originali Gianclaudio Hashim Moniri e Giuseppe Carlini, dietro il nome Plaster rimane il solo Gianclaudio e il progetto muta ulteriormente. Il suono di questo disco è l’avanguardia del futuro, il battito degli orizzonti digitali, il trovare un freddo piacere nel dispiegarsi sontuoso del suono delle macchine, dei chip che lavorano in maniera incessante, tratteggiando orizzonti che diventano vivi e vividi.

La forza principale che sta alla base di “Mainframe”, e che scaturisce ulteriormente da questa edizione remasterizzata ed ampliata con nuovi remix e mix alternativi, è la capacità di narrare attraverso momenti sonori e creazioni di combinazioni di rumori e di suoni, silicio che crea vita e movimento attraverso frequenze sonore. “Mainframe Re­_coded” è la scrittura musicale di un codice da scrivere nel nostro cervello come fosse musica, una programmazione che ci fa divenire qualcosa d’altro e di mutante, una costante mutazione di frequenze.

Definire questo genere che definisce caos e ordine è difficile, si può certamente parlare degli universi elettronici, la techno è il punto di partenza, come la musica di certi videogiochi, quel senso di esplorazione e di movimento perenne. Idm, techno, ambient, colonne sonore di videogiochi, industrial, post-techno, senso di straniamento o all’opposto la sicurezza di essere protetti e sicuri mentre vaghiamo liberi nello spazio profondo come fosse casa nostra.

Questo disco possiede tanti momenti differenti, e questa nuova edizione per Textvra ci mostra ancora meglio anche gli anfratti più reconditi di questo disco, che è un viaggio in qualcosa che abbiamo sempre avuto dentro di noi e che ci guida da lontano, un codice software incapsulato dentro il nostro hardware.

Plaster è capace di suscitare tantissime emozioni, ponendo l’uomo in un incarnato di computers e sinapsi, connettori e muscoli, là dove sta forse il nostro futuro che ha al suo interno il passato e il nostro presente, perché è proprio lì dove volevamo e dovevamo arrivare forse. Il viaggio è ancora molto lungo, ma ci sono alcune opere che ci mostrano le prospettive e le possibilità, seppur mai innocue o senza dolore, e “Mainframe Re_ coded” è proprio una di queste rare creazioni, avanguardia dell’avanguardia, con un suono sempre bilanciato e quasi perfetto, meravigliosa colonna sonora per un viaggio oltre la nostra limitata capacità di vedere, di ascoltare e di comprendere, e vengono in nostro aiuto le macchine, portandoci oltre per crescere ancora.

Plaster Mainframe Re_coded

Plaster Mainframe Re_coded Tracklist

1. Unicore (Part 1-2) [2025 Remaster] 05:54
2. Blade [2025 Remaster] 06:28
3. Terminal [2025 Remaster] 06:01
4. Lucubra [2025 Remaster] 05:42
5. Redshift [2025 Remaster] 04:44
6. Unicore (Part 3) [2025 Remaster] 03:10
7. Omega [2025 Remaster] 03:01
8. Cluster System [2025 Remaster] 04:56
9. Primal [2025 Remaster] 06:23
10. Coiled Heart [2025 Remaster] 04:24
11. Terminal (Franck Vigroux Remix) 04:19
12. Blade (Kaeba Remix) 06:37
13. Cluster System (Agan Remix) 05:37
14. Unicore (Unified) 08:46
15. Terminal (Acid Live Mix) 06:23
16. Blade (2015 Alternative Mix) 06:28
17. Primal (2015 Live Version) 06:05
18. Coiled Heart (Electricity Version) 04:50

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