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Recensione : Ojm – Volcano

Ojm - Volcano: (Go Down Records) Ho sentito molto parlare degli OJM, ma mai sono riuscito ad ascoltare un loro disco. Ora ne ho l'occas...

Ojm – Volcano

(Go Down Records) Ho sentito molto parlare degli OJM, ma mai sono riuscito ad ascoltare un loro disco. Ora ne ho l’occasione con Volcano, il loro quarto album. Il fatto che abbiano scelto di farsi produrre da Dave Catching (che ha suonato con Queens of the Stone Age, Eagles of Death Metal e Mondo Generator) mi fa sperare in canzoni piuttosto gustose e goderecce.

Welcome (Volcano) è proprio un benvenuto strumentale di tutto rispetto, con la sua forza in crescendo, che introduce al disco e, se Venus God, decisamente ritmata, corre veloce, Rainbow, un po’ più dura e desertica, tira schiaffoni con il suo ritornello. Ocean Hearts, molto più calma e distesa, si scioglie lentamente fino a disperdersi in rive psichedeliche. Wolf, insieme a I’ll be long recuperano brio e vivacità, mentre Cocksucker si rivela calda, soprattutto nell’assolo conclusivo. Disorder si conferma di buona fattura, nonostante inizialmente facesse sperare in un superpezzaccio. Escort, invece riprende il discorso di Ocean Hearts divagando in psichedelie fino a sfumare. Infine, 2012 conclude facendoci gustare tutto il calore del deserto.

Gli OJM non suonano male e non fanno nemmeno brutte canzoni. Secondo me, però, questo disco presenta prevalentemente due problemi. Il primo è che nonostante risultino esser molto solari, secondo me, non riescono, però, a esprimere totalmente la loro energia. Il secondo è che non riescono a sfuggire dalla categorizzazione di genere; restano invischiati nel cliché stoner, non riuscendo ad esprimere in modo chiaro e preciso il loro stile personale. Forse invece che cercare di esser innovativi preferiscono guardare maggiormente al passato. Io non ho ascoltato i lavori precedenti, ma leggendo altre recensioni si considera questo lavoro come un possibile disco di transizione. Mi rimetto a tale critica, fiducioso che il prossimo disco possa rivelarsi dannatamente più energico, personale e coinvolgente.

Tracklist:
01. Welcome (Volcano)
02. Venus God
03. Rainbow
04. Ocean Hearts
05. Wolf
06. I’ll be long
07. Cocksucker
08. Disorder
09. Escort
10. 2012

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