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Recensione : Nadj – Ep

Un disco breve che si spera sia anticipazione di ascolti ancora più gustosi

Nadj – Ep

La francese Nadj, musicista sulle scene da oltre venti anni, ritorna, dopo “L’Oeuvre Au Noir” (2012) con i quattro brani di questo ep senza titolo. Il lavoro, suonato e registrato insieme a parte de Il Teatro Degli Orrori (con lei ci sono Franz Valente e Giulio Ragno Favero), mette sul piatto ispide sonorità in grado di unire ottimamente melodia, energia e forza viscerale.

La scarna chitarra di Le Ciel De Nuit, ospitando fra le sue trame melodie color ruggine che esplodono in delicatezze canore degne della miglior Sandra Nasic, si scontra con le scure voragini ribollenti della dannata e infernale La Fièvre (al centro del discorso i neri colpi di batteria).
L’ampia distorsione di chitarra di Le Lion, saturando l’orecchio con il suo suono (sopra cui si aggiungono basso, batteria e voce), riporta agli anni ’90 ruggenti dei migliori Smashing Pumpkins (e perché no, anche alla successiva Melissa Auf Der Maur), lasciando che a chiudere sia il delicato dischiudersi sognante e emotivamente carico dell’intensa Toutes Les Fontaines.

I quattro brani di questo ep senza nome scivolano via in breve tempo, ma restano in testa per molto più a lungo. Il suono diretto, vivo, energico e carico di emotività, infatti, si imprime nell’ascoltatore con relativa facilità, conquistandolo nel giro di ben pochi ascolti. Un disco breve che si spera sia anticipazione di ascolti ancora più gustosi.

TRACKLIST
01. Le Ciel De Nuit
02. La Fièvre
03. Le Lion
05. Toutes Les Fontaines

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