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Recensione : Maybe Happy – Beat Even

Se ancora non avete trovato la vostra personale colonna sonora per questo Autunno, “Beat Even” potrebbe essere la soluzione

Maybe Happy – Beat Even

A tre anni dall’apprezzato “Until 7:00” e con un membro in più in formazione, i Maybe Happy (Marco Mattioli, Mirco Chiavelli, Cristian Brandani) ritornano, sempre per Upupa/Fooltribe con Beat Even. Il nuovo disco, composto da otto brani, si tinge di tenui e delicate sonorità indie rock/post rock.

Con il suo deciso ed emotivo proporsi, Morning dà il via all’opera crescendo fino ad avvolgere totalmente, mentre Breath Coughs, più intima e pacata, ondeggia con dolcezza su atmosfere lievemente malinconiche. Difference, tra chitarre, elettronica e colpi di batteria, si dimostra più incalzante e nervosa, contrapponendosi al sottile accarezzare dell’empatica Dog e allo spirito lievemente svogliato e più notturno di So Far, So Wrong. Uncertain Way, infine, partendo con leggere note di chitarra, galleggia su paesaggi liquidi e affascinanti, cedendo spazio alla ritmicità cadenzata e velatamente ipnotica di Walk And Come And Go e al soffuso e timido svilupparsi della raffinata e conclusiva Slow.

Il secondo lavoro dei Maybe Happy è una piccola perla da custodire con cura. Gli otto brani presentati, unendo con intelligenza e sensibilità componenti indie rock e post rock, sfilano uno dopo l’altro tra leggerezza e forte carica emotiva. Se ancora non avete trovato la vostra personale colonna sonora per questo Autunno, Beat Even potrebbe essere la soluzione.

Con il suo deciso ed emotivo proporsi, Morning dà il via all’opera crescendo fino ad avvolgere totalmente, mentre Breath Coughs, più intima e pacata, ondeggia con dolcezza su atmosfere lievemente malinconiche. Difference, tra chitarre, elettronica e colpi di batteria, si dimostra più incalzante e nervosa, contrapponendosi al sottile accarezzare dell’empatica Dog e allo spirito lievemente svogliato e più notturno di So Far, So Wrong. Uncertain Way, infine, partendo con leggere note di chitarra, galleggia su paesaggi liquidi e affascinanti, cedendo spazio alla ritmicità cadenzata e velatamente ipnotica di Walk And Come And Go e al soffuso e timido svilupparsi della raffinata e conclusiva Slow.

Il secondo lavoro dei Maybe Happy è una piccola perla da custodire con cura. Gli otto brani presentati, unendo con intelligenza e sensibilità componenti indie rock e post rock, sfilano uno dopo l’altro tra leggerezza e forte carica emotiva. Se ancora non avete trovato la vostra personale colonna sonora per questo Autunno, Beat Even potrebbe essere la soluzione.

Tracklist:
01. Morning
02. Breath Coughs
03. Difference
04. Dog
05. So Far, So Wrong
06. Uncertain Way
07. Walk And Come And Go
08. Slow

Line-up:
Marco Mattioli
Mirco Chiavelli
Cristian Brandani

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