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Recensione : Love Sex Machine – Asexual Anger

La seconda prova per I Love Sex Machine presenta uno sludge brutale, ossessivo e ossessionante. Continuamente colpiti all’addome, il disco toglie il respiro. Le angoscianti sezioni ritmiche, le liriche malate e la voce distorta, alla fine, risultano stranamente affascinanti.

Love Sex Machine – Asexual Anger

A distanza di 4 anni dal suo primo lavoro, la band di Lille esce con Asexual Anger, un album che per quanto possibile è ancora più brutale, più schiacciante, con urla infernali di supplizio e di paura.

La title track inizia con battute piuttosto cupe, succedute da un esplosione sonora caratterizzata da un aumento di potenza, da chitarre più massicce e voce straziante. Testo allucinante in cui ritroviamo piatti di carne umana, testicoli stufati ripieni di formaggio, pizza allo scroto e peni fritti croccanti. La rabbia sessuale ribolle e si manifesta in tutta la sua follia.
Drone Syndrome è una lama che entra in una ferita ormai putrida e marcescente, infliggendo dolore continuo. Solo una breve e sadica pausa fa riposare le cavità orali, ma poi riprendono agonia e martirio.
Trionfante e celebrativa Black Mountain si articola su una base di fondo piuttosto lenta rispetto al resto dell’album, nella quale si innestano lamenti carichi di sofferenza, con liriche meno disturbate.
Il morbo di Aujesky è l’equivalente della rabbia per i maiali, quindi non serve aggiunger altro. Il testo è pesantissimo, da far venire gli incubi al gentil sesso.
Devolution è l’equivalente di unghie passate su una lavagna, mentre preservativi volanti e donne con le gambe aperte che aspettano una pioggia di sborra sono il tema centrale della insana Atrocity.
Carni lacerate da sadici strumenti di tortura, sonorità da re degli inferi che impartisce sofferenze, Infernal Spiral è la perfetta colonna sonora di un incessante castigo a cui un anima può essere sottoposta.
I Love Sex Machine hanno vomitato un album con copertina dalle grafiche prossime alla censura, così pesante da tenerti schiacciato al suolo. Non mi sorprenderebbe sapere che una buona parte degli ascoltatori, in fondo in fondo abbia bisogno di terapia. Satanismo ed esperienze sessuali decisamente particolari, presentate sotto forma di lamenti e musica che ti fanno sperare di perdere l’udito. Ma alla fine il tutto risulta estremamente affascinante, quasi come se fossimo falene attirate da una luce in mezzo al buio, metafora di uno sludge ossessionante mescolato con dell’hardcore brutale.

TRACKLIST
1. Asexual Anger
2. Drone Syndrome
3. Black Mountain
4. Aujeszky
5. Devolution
6. Atrocity
7. Infernal Spiral
8. Silent Duck

LINE-UP
Yves – Chitarra, Voce
Xavier – Batteria
Guillaume – Basso, Chitarra

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