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Recensione : Love Motel – We Are You

Love Motel - We Are You: Dei Love Motel, sarò incapace io (probabile), ma non si riesce a trovare nessuna informazione precisa. Non conosco i nom...

Love Motel – We Are You

Dei Love Motel, sarò incapace io (probabile), ma non si riesce a trovare nessuna informazione precisa. Non conosco i nomi di chi sta portando avanti questo progetto, né da quanto tempo siano attivi, né se siano già stati pubblicati altri dischi. Di sicuro c’è solo che arrivano da Ginevra e che alle spalle hanno la Poor Records. A noi il loro lavoro, We Are You.

Si inizia con la title track, We Are You, e i suoi sette minuti di lunghezza, in cui fluidamente scorrono ritmiche elettroniche, synth, sampler e una voce delicata e mai invasiva. Grand Jury, di inequivocabile stampo anni ’80, si fa più intrigante e magnetica, con i suoi toni leggermente più scuri e la voce più ruvida e sensuale. Devils Road, dal cantato più “lamentoso” scorre tra fitti intrecci sonori, incastri elettronici, momenti di pacificazione e lievi crescendo mentre Ephemeral Superstar, a seguire, più distesa e dilatata nel suono, rilassa e coinvolge, immergendoci totalmente nel suo fluire. D.I.R.T.Y. prosegue con meno mordente, tra vocoder incolori e tentativi di crescendo. A risollevare la situazione ci pensa Never Die Again che, più lenta, introspettiva e delicata, sprofonda in vibrazioni più riflessive e introverse, permettendoci di abbandonare la realtà. The Suite, torna vivace e un poco inquieta, finchè, a rilassare la questione non entra in gioco il vocoder, questa volta con effetti più apprezzabili, ma non entusiasmanti. Prick è più squadrata nelle ritmiche e decisamente danzereccia come, del resto, la successiva A Nation che, addirittura, azzarda un po’ di aggressività. Infine Un Peu De Toi, chiude l’album, con il suo mood intrigante e ammiccante.

I Love Motel credevo potessero regalarci qualcosa di più, ma, a quanto pare, sbagliavo. Il disco è ben suonato, ben costruito e pieno di buona volontà (questa è l’impressione). Nonostante ciò, però, i pezzi non convincono totalmente e, in particolare, dopo poco tempo annoiano e passano inosservati. Forse è colpa del genere (che non apprezzo completamente), ma l’impressione complessiva è che i contenuti siano un poco carenti e non totalmente sviluppati. Insomma, un disco in leggero ribasso, piuttosto incolore.

Dimenticavo, un voto positivo va sicuramente al packaging, originale e intrigante.

TRACKLIST:
01. We Are You
02. Grand Jury
03. Devils Road
04. Ephemeral Superstar
05. D.I.R.T.Y.
06. Never Die Again
07. The Suite
08. Prick
09. A Nation
10. Un Peu De Toi

Love Motel-We Are You

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