La nostra maniacale smania di conoscere nuove realtà musicali, anche al di fuori delle aree geografiche consuete, ci ha consentito di scoprire una band come gli algerini Lelahell, autori di un ottimo album come Al Insane… The (Re)Birth of Abderrahmane, eccellente esempio di death metal brutale e con poco o nulla da invidiare alle produzioni delle band europee o americane.
Di questo ed altro abbiamo parlato con il leader Lelahel (aka Redouane Aouameur), nel corso di una chiacchierata che ci ha consentito di scoprire diverse cose interessanti.
iye Ciao Lelahel, prima di tutto complimenti per l’eccellente album. Le prime due domande sono inevitabilmente collegate al tuo paese d’origine: cosa spinge un ragazzo algerino ad appassionarsi ad un genere musicale che affonda le proprie radici soprattutto nel mondo occidentale?
Grazie per l’apprezzamento e per averci concesso la possibilità di parlare della nostra musica e della band!
Quand’ero un teenager presi tre album hard rock (“Blackout” degli Scorpions, “Flick Of The Switch” degli AC/DC e “No Sleep ‘til Hammersmith” dei Motorhead) dalla collezione del mio fratello maggiore e li ascoltai con attenzione : ne fui totalmente rapito! La dipendenza era iniziata …
iye Una delle domande che sorgono spontanee, anche se so di toccare un tasto delicato, è quella riguardante le difficoltà che può incontrare nel proporre la propria musica chi suona metal in un paese arabo, particolarmente in relazione agli aspetti legati alla religione. Come stanno realmente le cose ?
Le cose stanno così: noi suoniamo metal ormai da vent’anni e non abbiamo mai avuto nessun problema legato a motivi religiosi; l’idea che vi siete fatti delle nostre società è purtroppo quella distorta che propongono i vostri media.
iye I Lelahell sono nati come un tuo progetto solista ma nell’ultimo album ti sei avvalso dell’aiuto di altri due musicisti. Rispetto agli inizi, cosa cambia, di fatto, in termini di rapporti e scambio di idee, pur restando sempre tu, saldamente, l’unico responsabile del lavoro compositivo ?
Se prendi come termine di paragone il primo Ep della band , la musica dei Lelahell è effettivamente diventata più brutale, più tecnica e meno meccanica. Questo è avvenuto in parte grazie al contributo di Slaveblaster e Nihil.
iye Ho trovato nel vostro sound molte similitudini con il death old school, anche se non manca certo un approccio più moderno al genere: che cosa ne pensi ?
Sono del tutto d’accordo, lo spirito della vecchia scuola del death è ben presente nei riff e in diverse parti vocali. L’album appare nel contempo moderno perché è tecnico, veloce e possiede un sound al passo con i tempi.
iye La componente etnica nel vostro sound è presente, ma in maniera non troppo invasiva: pensate di incrementare queste parti in futuro, oppure preferite che il vostro sound sia meno legato alle locali tradizioni musicali ?
I principali cambiamenti previsti per il futuro riguardano proprio un leggero aumento delle parti etniche e l’apporto di elementi ancora più tecnici e moderni al suono delle chitarre ! Aspettate e vedrete …
iye Penso che “Kalimet Essir”, “Hypnose” and “Black Hands” siano i brani che meglio vi identificano, ma dal tuo punto di vista, sono effettivamente quelli che meglio rappresentano l’impronta della band ?
Penso che Al Intissar sia il brano che identifica al meglio il genere suonato dai Lelahell: è brutale, melodico e possiede diverse parti ambient. Kalimet Essir è simile ma un po’ meno violenta mentre Hypnose è più progressive e Black Hands ha invece un flavour black metal.
iye Quali sono le band estreme che vi hanno maggiormente influenzato e quelle che più vi piacciono tra le nuove leve ? Ascoltate abitualmente anche altri generi ?
Non abbiamo influenze ben definite se non quella di trarre ispirazione da qualsiasi cosa sia correlata al death metal, a sonorità brutali e ad un po’ di musica tradizionale.
Ascoltiamo molti altri generi,ovviamente : rock, heavy metal, musica tradizionale, black metal, prog, djent, …
iye Di cosa parlano i testi di “Al Insane… The (Re)Birth of Abderrahmane”?
Al Intissar è un inno di vittoria ed è rivolto contro tutti quei fottuti perdenti che trascorrono il tempo a compiangersi invece di fare qualcosa per migliorare le loro vite. Muovete il vostro fottuto culo !
Voices Revealed è ispirato alle memorie di Phillip Garrido, un serial killer e Hypnose è un messaggio a tutti governanti ti del pianeta! Am I In Hell? è la domanda che ognuno di noi si pone almeno una volta nella vita.
Kalimet Essir è un tributo ai nostri Martiri, Black Hands parla delle differenze tra ricchi e poveri, Hilal tratta di un concetto più filosofico quale il rapporto tra l’uomo e la natura; Hizmar, infine, ha c0me argomento gli umani piaceri !
iye Avete già avuto l’opportunità di suonare dal vivo in Europa ?
Abbiamo suonato diverse volte in Europa: il nostro primo concerto l’abbiamo tenuto nel marzo del 2013 al Le Klub di Parigi in occasione dello Skullkrusher Deathfest II. Abbiamo anche fatto un tour nell’estate delle stesso anno (Al Intihar Tour) nel corso del quale abbiamo suonato a Tolosa (Francia), Praga (Repubblica Ceca) e Bratislava, Trencin e Liptovský Mikuláš (Slovacchia).
Il mese scorso abbiamo suonato al Death Fest III a Malta, uno dei più importanti eventi dell’isola.
iye Sappiamo che sei coinvolto in diversi altri progetti musicali: sono ancora tutti attivi o ritieni di riservare per il momento tutte le tue energie esclusivamente ai Lelahell ?
Infine, quali sono i vostri programmi per l’immediato futuro?
Gran parte di questi progetti non sono più attivi: i Devast si sono riformati in Argentina, dove è andato a vivere Idir, e anche i Barbarous sono in stand-by a causa del trasferimento all’estero di Ayrod . Così sono totalmente devoto ai soli Lelahell.
Per quanto riguarda i nostri progetti futuri, ti posso dire che abbiamo pianificato un tour, denominato “Al Insane Tour”, che durerà dal 19 al 28 dicembre e che prevede concerti in Germania, Polonia, Svizzera e Francia. Prossimamente forniremo ulteriori dettagli attraverso la nostra pagina Facebook.
Al termine del tour inizieremo il processo di scrittura del nuovo album.
Grazie per il vostro supporto : stay brutal !