Janpalach è un misterioso gruppo ucraino.
Janpalach è la dimostrazione che la musica e la letteratura possono viaggiare ed essere più potenti della tecnologia attuali. Rimbaud avrebbe mai immaginato di poter diventare il nome, ma soprattutto l’autore dei testi di questi ragazzi ucraini, fautori di un post rock screamo davvero notevole ? Forse no, forse sì, magari quando era in stato d’ebrezza, e per sua fortuna lo era spesso. Questi ragazzi fanno un post rock con sfuriate screamo, un suono molto potente, poetico e sempre in bilico, tra disagio, voglia di lottare e la quotidianità. La poesia è la peggiore nemica di questa quotidianità, abito che ci viene dipinto addosso e che è la nostra prima causa di morte. Bisogna uscire, travalicare il nostro io, rincorrere con il nostro corpo la nostra che se ne sta definitivamente andando, persa nello smog di ciò che chiamiamo progresso. Janpalach può essere ancora sinonimo di liberazione, usando la musica come valvola di sfogo, unendola al percorso poetico di Rimbaud, che è unico anche nel variegato panorama della poesia. Janpalach è anche particolarità musicale, fatto di invenzioni estemporanee, fisiche e di cuore. Il disco è in free download sul loro bandcamp, oppure lo si può ordinare nel formato cassetta, che è il giusto piano fisico di un lavoro così, figlio della rabbia, dello stile, e della cospirazione diy, perché il vento aiuta sempre.
TRACKLIST
1.Ouverture
2.Sensation
3.Conclusion