iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Jaguanera – Runners

Nemmeno due anni di vita e i romani Jaguanera (Andrea Bellassai, Renzo Manuel Possanzini, Luigi Leoni) debuttano sulla lunga distanza con Runners, album uscito per Yorpikus Sound. Il lavoro, composto da dieci tracce, si tuffa in un indie rock deviato su orizzonti elettro-funk.

Jaguanera – Runners

My Wave, con il suo piglio incalzante (chitarre a dare vigore, synth ad avvolgere), introduce il delicato svilupparsi di Lullaby To Scream e la raffinata voglia di ballare di Brother (elettronica in primo piano, ritornelli accattivanti).
Friday prosegue su territori rilassati e solari, mentre i synth incalzanti di Waitin’ In Vain riportano l’ascoltatore sul dancefloor, prima di ipnotizzarlo con il fascino della successiva State Of The Nation.
Hot Summer Afternoon, invece, ormai giunti nel finale, lascia ampio spazio alle chitarre, aprendo alla meno efficace Amsterdam (sia la voce che gli strumenti lasciano un po’ delusi), al caldo sound cantautorale di Stones e alla morbida elettronica della conclusiva Cosmic Love Vision.

Il lavoro dei Jaguanera, tolto qualche breve momento di calo, propone risultati interessanti: dieci canzoni in grado di unire in ottima maniera chitarre indie rock e atmosfere elettroniche. Ci vorrebbe ancora un po’ di originalità e qualche pezzo di quelli che si inchiodano in testa per giorni, ma, per essere un debutto, ci si può anche accontentare. Una band promettente.

Tracklist:
01. My Wave
02. Lullaby To Scream
03. Brother
04. Friday
05. Waitin’ In Vain
06. State Of The Nation
07. Hot Summer Afternoon
08. Amsterdam
09. Stones
10. Cosmic Love Vision

JAGUANERA – pagina Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
Nessun commento

Invia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Liede – Stare Bravi

L’intero disco, escluso qualche piccolo momento di fiacca, si fa notare per la buona qualità complessiva e per la presenza di almeno un paio di fiori all’occhiello

Phidge – Paris

Un disco per nostalgici, forse, ma di quelli ben fatti e in grado di mantenere una propria personalità

Psiker – Maximo

Con questi dieci brani, Psiker costruisce un ampio e personale tributo all’elettro pop italiano di fine anni ’90