Confessioni Di Una Maschera Maggio Duemilaventi Changes
CONFESSIONI DI UNA MASCHERA MAGGIO DUEMILAVENTI “Changes”:
CONFESSIONI DI UNA MASCHERA MAGGIO DUEMILAVENTI “Changes”:
CONFESSIONI DI UNA MASCHERA APRILE DUEMILAVENTI “FEAR, EMPTINESS, DESPAIR” Come tutto ciò che mi riguarda anche “Confessioni di una maschera” risente pesantemente di quello che stiamo vivendo. Sarebbe impensabile fare finta di niente e mettersi a scrivere in assoluta e distaccata tranquillità. Ogni mio
LAST CALL AT NIGHTOWLS Ask The Dust: La distanza quindi non annulla la determinazione, anzi, riesce a rendere tutto ancor più stimolante.
Credo che non si possa prescindere dalla figura di Carlo Garof nel momento in cui ci si pone all’ascolto con il debutto dei suoi Hollow Bone. Leggendo la sua biografia come musicista sono portato a pensare che le sue esperienze tra Mali, Senegal e Burkina
Quale modo migliore per festeggiare il trentennale che pubblicare un album? Probabilmente nessuno potremmo pensare. Certo, quello dei trent’anni è un traguardo di tutto rispetto e non sono poche le band che ci arrivano fiaccate, del tutto prive di idee e quanto mai prossime a
BOLOGNA VIOLENTA Bancarotta Morale: un album “neorealista”, che cerca di rappresentare, anche drammaticamente, un ritratto quanto più analitico possibile dell’esistenza umana e del suo infimo livello morale.
confessioni di una maschera: marzo duemilaventi “the beauty in darkness”. Non spegniamoci quindi nelle apparenze. Cerchiamo la bellezza delle cose, che, anche se ama nascondersi, molto spesso sa anche sorprenderci.
Si parla spesso di ribellione. Soprattutto in ambito musicale. Al punto che possiamo pensare di trovarci di fronte ad uno dei cliché che maggiormente hanno attecchito, e di conseguenza tra i più difficili da sradicare.
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