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Recensione : Hellripper – Warlocks grim & withered hags

Terzo disco per lo scozzese James McBain aka Hellripper la sua devastante creatura musicale votata allo speed metal e al black metal senza alcun compromesso.

Terzo disco per lo scozzese James McBain aka Hellripper la sua devastante creatura musicale votata allo speed metal e al black metal senza alcun compromesso.

“Warlocks grim & whithered hags” su Peaceville Records continua la nera saga di questo musicista che è sempre stato prolifico e molto capace di vista compositivo ed esecutivo. Il suono del progetto Hellripper è oscuro, un thrash speed metal venato di black metal, oscure storie delle terre al di là del Vallo di Adriano riprendono vita in questo disco davvero affascinante ed avvincente. James riesce ad infondere alla sua musica una epicità anglosassone, un gusto per l’antico che riesce a trovare spazio in un suono metal granitico e molto ben ritmato, un omaggio molto sentito alla scena speed degli anni ottanta e novanta.

Questo disco non è pero un mero omaggio ma un portare avanti con orgoglio e consapevolezza un certo suono, una certa maniera di intendere il metal come quello delle origini ma con molti elementi rinnovatori e moderni.

Ascoltando “Warlocks grim & whithered hags” si viene colpiti dalla profondità delle canzoni, dalla loro bellezza e dal quel gusto particolare di metal che si può ascoltare solo con Hellripper, che ama davvero lo speed metal e lo sta traghettando nel futuro. I testi sono fantastici e come al solito nella sua poetica trattano del fecondo folklore scozzese, in particolare quello delle highlands, terre particolari molto antiche e con molte leggende da narrare anche ai giorni nostri, visto che non sono mutate poi tanto, almeno nella loro essenza.

 

Nella bellissima copertina è rappresentato “The Nuckelavee”, cavallo demoniaco raffigurato nella bellissima copertina di Adam Burke tipico delle Orcadi, che recava malattia e morte ovunque andasse, e che dà anche il titolo al primo singolo estratto da questo lavoro, nonché prima traccia dell’album. Il pezzo è una vera e propria dichiarazione di intenti, una cavalcata speed metal nera e mortale, bellissima.

McBain parla della Scozia e delle sue leggende, ma anche del suo clan e di tanto altro, e ne ha molte di cose da dire. Anche il titolo del disco è farina del sacco scozzese, dato che fa parte del poema “Address to the Deil” del poeta scozzese Robert Burns. Il risultato è davvero un gran disco, metal purissimo che sgorga in maniera copiosa, le composizioni sono sempre strutturate molto bene e McBain riesce sempre a regalare soluzioni molto interessanti ed importanti.

Tutto il disco è scritto, prodotto e suonato da James, se si eccettuano alcuni ospiti saltuari, e ciò rende bene l’idea di chi sia Hellripper e di cosa possa fare

“Warlocks grim & whithered hags” è uno dei migliori dischi speed metal ma non solo usciti da molti anni a questa parte, la continuazione di una grande carriera che sale di livello e di intensità ad ogni uscita.

Hellripper -Warlocks grim & withered hags

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