Non aspettatevi il punk ,ma una robusta dose di pop che s’incontra con il rock. Da Alessandria, alla seconda prova, gli Hattori Hanzo escono con un album ottimamente prodotto, con vari spunti buoni, pure con una tinta finale di elettronica. Il cantato però a mio avviso è assolutamente inadeguato, non si adatta alla musica, e sembra molto impostato.
Gli Hattori Hanzo sono uno di quei gruppi che si aggira sul labile confine tra commerciale e alernativo, tanto per usare due termini stupidi, ma che alla fine risultano non essere né carne né pesce. Le idee ci sono, i mezzi pure, ma rimane un gusto indelebile di melenso, e anche un po’ manieristico. Gli Hattori Hanzo se si concentrassero meno sul pseudo punk che proprio non gli riesce, e svilupassero maggiormente il loro lato pop ed elettronico, tirerebbero fuori un gran disco di power pop, o comunque una proposta più originale di questa.