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Recensione : Go! Cannibal Go!

Go Cannibal Go! // Quando un disco ne sa di rabbia quanto di gioia è un disco da ascoltare

Go! Cannibal Go!

Che se tu sei un cannibale ti sia gradito quanto (apparentemente) semplice cannibalizzare è un’assioma che suona fin troppo facile e semplicistico. Ma ascoltando i quindici pezzi del disco di queste tre “vecchie volpi” (andatevi a vedere chi si “nasconde” dietro questo progetto e capirete) si desume come i nostri prendano i loro ascolti (molti e molto pregiati) e li riadattino (davvero bene) alla loro estetica di rock’n’roll consegnando ai posteri un album che funziona alla grande.

Questa raccolta di pezzi, volendo usare un parallelismo, lascia la piacevole sensazione di quando si giuda in autostrada e, percorrendo un tratto rettilineo ed in leggera discesa, ci si trovi in un attimo con il tachimetro sui 130 km/h, veloci , con il vento nei capelli (averceli) e con la gradevole sensazione che la meta verso la quale state andando vi sia graditissima.

Ci pensa Right Shoes, Wrong Feet a mettere subito le cose in chiaro sulle intenzione del terzetto, un brano veloce, cattivo il giusto ma con un’attenzione alla melodia che lo rende da subito amabilissimo all’ascolto, ovviamente per chi è avvezzo ad un certo tipo di sonorità, ma se state leggendo queste righe rientrerete certamente nella categoria.

A ruota si ascoltano Bad Situation che è punk/blues alla Oblivians con meno lo-fi e più gusto per la musicalità, Another Universe che – grazie ad un giro di chitarra alla primi Ultravox (quelli di Young Savage) – suona subito sghemba a dovere quanto immediatamente memorizabile, chiude la prima infornata di brani il punk’n’roll spedito e melodico alla Briefs di I Don’t Know.

A riaprire lo scrigno ci pensa Maybe una canzone adatta ad essere cantata e ballata sotto il palco scatenando danze selvagge mentre A Nice Cup of Tea e Asshole sono due proiettili che lambiscono il territorio, accidentato e mesmerico, dello psychobilly, due racconti malevoli da raccontare ai bambini se si ha la cattiveria di volerli svegli tutta la notte, Videogame suona incredibilmente aussie – Saints e Radio Birdman – con la chitarra che alza polvere desertica e sa di rabbia senza però la consueta strizzata d’occhio alla melodia, in Shot From Behind si ascolta il suono tipico dei Feelies che viene filtrato con quanto di meglio i nostri conoscano di rock’n’roll stradaiolo.

Chiude il tutto Go Cannibal Go!! il pezzo più lungo e tortuoso dell’intero album, beh il suono è quello magnetico degli Hypnotics, che poi sarebbe la perfetta reincarnazione degli Stooges, ma meglio andarci piano con i paragoni, specie quando si fanno un po’ troppo impegnativi.

Quindi vai cannibale la strada è quella giusta e di dischi come questo se ne sentirà il bisogno, sempre!

Track List
1) Right Shoes, Wrong Feet,
2) Bad Situation,
3) Another Universe,
4) (Feelin’like) I’m Going to Die,
5) I Don’t Know,
6) Flavour,
7) Artichokes,
8) Maybe,
9) A Nice Cup of Tea,
10) Asshole,
11) Go High,
12) Videogame,
13) Adelaide,
14) Shot From Behind,
15) Go Cannibal Go!!

Etichetta Label: Araghost Records

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