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Recensione : Fou – Ho Trovato Godot

Con questo secondo album i Fou confermano di possedere ottime qualità.

Fou – Ho Trovato Godot

I milanesi Fou, a quasi sei anni dal loro precedente album (“Procurarsi Guanxi”, Novunque Records) ritornano per Dischi Soviet Studio con i nove brani di Ho Trovato Godot. Il disco, muovendosi su sonorità indie pop/indie rock, vede la partecipazione di Piergiorgio Pardo e Diego Palazzo (entrambi membri degli Egokid).

Le chitarre di Ho Trovato Godot In Un Kinder, ondeggiando tra delicatezza pop e ruvidezza rock, danno vita a una frizzante sorta di folle filastrocca, aprendo alla veloce linearità dell’accattivante Il Sabato Del Silenzio (leggermente in crescita nel finale) e al morbido galleggiare della rilassata e pacata Canzone Noir. Cleaning Song, più elettrica ed energica, non rinuncia alla componente melodica, mentre Segreto e la sua elettronica squadrata (che si scioglie nella seconda parte), lasciano che a proseguire siano il solare esplodere di Rotola e la timida malinconia di Dongtan (in apertura nella parte conclusiva). Candida, infine, tra chitarre corpose e piglio rock’n’roll si contrappone all’amaro chiudere di Fuori/Dentro (Io Sto Fermo) e al nascosto accarezzare della sghemba traccia nascosta.

Con questo secondo album i Fou confermano di possedere ottime qualità. I nove/dieci brani proposti scorrono uno dopo l’altro lisci come l’olio, facendosi notare per la capacità di sviluppare ottime melodie anche quando, tra elettronica e chitarre, cercano di mettere in crisi il classico formato canzone. Un disco fresco e piacevole.

Tracklist:
01. Ho Trovato Godot In Un Kinder
02. Il Sabato Del Silenzio
03. Canzone Noir
04. Cleaning Song
05. Segreto
06. Rotola
07. Dongtan
08. Candida
09. Fuori/Dentro (Io Sto Fermo)

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