Si tratterà certamente di un errore,di uno stupido pregiudizio,ma la prima volta che ho avuto per le mani questo cd,ancor prima di ascoltarlo,mi sono soffermato sul suo autore:un uomo di età non verdissima,occhialuto e scarso crinito,in definitiva non un buon viatico nel presentare un disco di musica rock.Dopo questo primo approccio poco invitante mi sono soffermato sulle note di accompagnamento e,fra le righe,ho scorto fra le influenze del musicista in oggetto gli Xtc e ,da quel momento,avevo già deciso che lo avrei promosso a pieni voti. Mi accingevo quindi all’ascolto con ottime sensazioni che infatti si dimostravano tali;Dave Sanderson,e questo il nome che si nasconde dietro lo pseudonimo Flowerbed,è un compositore di grande classe che sa offrire all’ascoltatore una manciata di pezzi abbondantemente al di sopra della media.I brani sono caratterizzati da un pop cristallino di elevatissimo spessore,da grandi melodie,da una voce limpida e da un velo di malinconia tipicamente anglosassone. Songbook è uno di cui rari dischi che arriva direttamente al cuore,senza mediazioni,se ascoltandolo non proverete nessuna sensazione ho dei seri dubbi sul fatto che siate ancora in vita.Sono conscio dell’abnormità della mia affermazione, ma proprio non riesco a trattenermi:Dave Sanderson è il vero erede di Andy Patridge! Fra i pezzi che avrete la fortuna di ascoltare ho trovato assolutamente meravigliosi “Travelbag” e “New sun rising”,gli altri sono “soltanto” bellissimi.Tirando le somme quello che sto recensendo è il miglior disco di brit-pop dell’ultimo decennio opera di un artista immenso,il cd più bello di cui In your eyes abbia mai parlato (compresi quelli che hanno recensito gli altri e che io non neppure ascoltato).
3 risposte
This is thirteen years too late but thank you IL SANTO for this wonderful review of my album.
It is being reissued in remastered form on vinyl later this year (2019).
Dave
….I mean my REPLY is thirteen years too late, not your lovely review!!!
in italy we say “better late than never”
thanx