tre pezzi per questo gruppo proveniente dal Triveneto, fautore di un death brutal vicino ai Nile e agli Hate Eternal, senza mai scordarsi la lezione dei Morbid Angel. La produzione è abbastanza buona, forse la voce gracchia un po’ troppo, e gli strumenti sono messi leggermente in secondo piano. Il gruppo è giovane, suonano dal 2002, con alcuni cambi di line up, che hanno anche portato naturali maturazioni stilistiche. Il primo pezzo, cantato in spagnolo rende già bene l’idea della proposta degli Esecrato : death con risvolti brutal, con inclinazione al tecnicismo. L’atmosfera non cambia con il secondo pezzo «In the depths of Okehazema», forse il migliore dei tre. Chiude il dischetto la title track «Vehemence of human displeasure», con un’atmosfera veramente opprimente. Sono un gruppo giovane, ma hanno già le idee chiare; le basi ci sono tutte, sono un ensemble interessante, i testi non sono banali, li risentiremo. Sul cd troverete anche la ripresa amatoriale della loro esibizione allo Spiritual Holocaust Festival del 2004.