( BAGANA RECORDS 2010) : ed ecco qui un pestone, anzi un bel backstabbing, ovvero una mazzata alle spalle. I signori in questione, Enempidi per la precisione, da Milano e dintorni, rompono i culi, e provocano dei mosh pit preoccupanti. Potenza, precisione, intensità, sembra che Kevin Garnett ti sia davanti, palla in mano e ti fissa, sei la sua prossima vittima, e vieni schiacciato da una potenza superiore.
Tanti gruppi italiani sono bravi, ma difficilmente arrivano al dunque, ovvero non riescono a dare una continuità alle loro migliori intuizioni, in questo disco ogni pezzo è fantastico, ogni canzone la risenti volentieri, i testi sono molto belli. Ci sento anche un po’ di hc vecchia scuola, almeno nei testi. Ma qui domina su tutti il metal, declinato in tante accezioni, suonato da veri appassionati, gente che non si vergogna a picchiare duro, senza ricercare tanto una melodia, perchè quelli bravi la melodia la tirano fuori comunque, e questi sono bravi davvero. Il tempo passato a sbagliare non può più tornare…frase tratta da “Q.B.”, un pezzo che ti scava dentro. Come al solito mi piacciono di più le canzoni cantate in italiano, ma anche l’inglese funziona alla grande. In questo cd ci sono anche le tastiere, usate benissimo, che non sono solo un complemento, ma una parte integrante del suono. Ferma l’immagine sull’uomo morto che cammina…impossibile non farsi smuovere, sia fisicamente che spiritualmente dagli Enempidi. Appena li senti, sembrano i Linea 77 in gran forma, poi continui e ti accorgi che questi i Linea 77 li triturano, los matan como nada. Il suono che mancava in Italia, metal imparentato strettamente con l’hip hop, perchè qui il groove è sempre presente, e la doppia voce è fantastica. Che dire, mi sembra di avervi fatto capire che davvero una gran cosa.. Esce il 5 marzo, muovete il culo.
Appeso a testa in giù, destinato a morire ammazzato…appeso a testa in giù non sarò mai più svegliato…