Ognuno di noi, ovviamente mi riferisco agli appassionati – maniaci – drogati di rock’n’roll, ha i suoi gruppi feticcio. Band che magari (relativamente) pochi conoscono ma che ci mandano letteralmente in solluchero.
Per me una di queste sono i Deadbolt di cui adoro tutta la produzione ma sopratutto il loro irraggiungibile primo album lo scintillante Shruken Head. Il loro miscelare suoni wave e garage, con quel tocco crampsiano che rende il tutto magniloquente, mi esalta non poco e fa di questo disco uno dei miei ascolti prediletti.
Un’attitudine simile l’ho riscontrata in questo disco degli olandesi Et Explore Me ed ovviamente questo ha attirato su di loro la mia stima e la mia attenzione. Sono sopratutto due i brani che mi hanno ricordato la formazione di San Diego quello di apertura Let Me In e ancor di più Butcher forse il pezzo più riuscito di questa loro seconda fatica sulla lunga distanza.
Ma non solo di questo è fatto questo Shine, ci sono pure i ritmi nervosi alla Feelies di Psychonaut, la lenta e malevola Soulbleed dove la voce del cantante si mostra in tutto il suo sinistro salmodiare, l’appena più rapida H.2. Statue, l’iper cinetica Onemanband che mi ha ricordato una altra mia band di culto quali sono gli Ausmuteants per chiudere con Dig Me Baby dove il basso e le tastiere la fanno splendidamente da padrone.
Ad apporre il marchio di garanzia sull’operazione ci pensa la Voodoo Rhythm del nostro reverendo prediletto e chi conosce questa sublime etichetta sa quanto sia abile nello scovare le più scompaginate accozzaglie del globo terraqueo, nel senso virtuoso del termine ovviamente.
Fino a pochi anni in Italia si teneva una manifestazione musicale itinerante denominato Festivalbar – dai lo sapete tutti di cosa si trattava – ebbene tra un Sandy Marton ed uno Scialpi io gli Ex Explore Me ce li avrei visti particolarmente bene.
Track List
1) Let Me In,
2) Shine,
3) Psychonaut,
4) Soy Un Bruto,
5) Soulbleed,
6) H.2. Statue,
7) Onemanband,
8) Demons,
9) Butcher,
10) Dig Me Baby,
11) Ink,
12) Fincheye