iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

E’ morto Keith Levene

Un'altra orrenda notizia arriva a funestare questi ultimi scorci di 2022 in termini di perdite musicali. Dopo le recenti dipartite dei batteristi D.H. Peligro e Mimi Parker, infatti, ci ha lasciati anche Keith Levene, noto songrwiter e multistrumentista inglese, morto l'11 novembre a 65 anni.

Un’altra orrenda notizia arriva a funestare questi ultimi scorci di 2022 in termini di perdite musicali. Dopo le recenti dipartite dei batteristi D.H. Peligro e Mimi Parker, infatti, ci ha lasciati anche Keith Levene, noto songrwiter e multistrumentista inglese, morto l’11 novembre a 65 anni. Era malato di cancro al fegato. La notizia è stata diffusa dalla sua compagna, Kate Ransford, sui social network.

 

Nato a Londra, l’11 luglio 1957, Julian Keith Levene (questo il suo nome completo) fervido ascoltatore di rock ‘n’ roll, in età adolescenziale lavorò come roadie per la progressive rock band Yes, per poi abbracciare, nel 1976, la rivoluzione musicale, etica ed estetica del punk rock, co-fondando (come chitarrista) insieme a Mick Jones e Paul Simonon, una delle band cardine della prima ondata inglese, i Clash, per i quali contribuì alla scrittura di uno dei cavalli di battaglia del primo periodo della formazione capeggiata da Joe Strummer, “What’s My Name“, ma data la crescente insoddisfazione di Keith per la piega sonora presa dal combo (la cui iniziale intransigenza precludeva la libera espressione della sua creatività artistica) l’esperienza ebbe breve durata e fu estromesso dal gruppo.

 

Dopo una fugace militanza nei Flowers of Romance, agli inizi del 1978 formò a Londra i Public Image Limited insieme a Jah Wobble, Jim Walker e un John Lydon (ex Johnny Rotten) allora fresco reduce dal turbolento scioglimento dei mattatori assoluti e indiscussi del primo punk inglese a livello sonico e, soprattutto, concettuale e mediatico, i Sex Pistols.

 

Con i PIL, nati come ensemble anti-rock, Levene ebbe modo di forgiare, alla chitarra, un sound particolare, caratterizzato da dissonanze e destrutturazione della linearità del suo strumento, peculiarità che, insieme a uno stile non convenzionale, consentirono all’ensemble londinese (con un mix di rumorismo noise, funk e dub) di scrivere pagine importanti della stagione del post-punk britannico, incidendo album seminali come “First Issue” nel 1978 ,”Metal Box” nel 1979 e “The Flowers of Romance” nel 1981. Uscito dai PIL nel 1983, in seguito Levene intraprese una carriera solista e ha lavorato anche in veste di produttore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

CANALE TELEGRAM

RIMANI IN CONTATTO

GRUPPO WHATSUP

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Lebron Johnson Still strong, still human

Le emozioni corrono attraverso la voce di Lebron e la musica del gruppo, e le due istanze si amalgamano in maniera perfetta, creando una magia musicale che pareva essere dimenticata o sepolta.

Shanks Fragments of earth

Shanks Fragments of earth: ritmi in levare si sposano con le musiche del mondo dall’Africa alla Cina, dall’Irlanda alla Francia ed oltre, distillando il vero significato della musica per l’uomo, cultura e guarigione.

Tribeqa - Sumu

Tribeqa – Sumu

“Sumu” è allegria contagiosa, una medicina della felicità distribuita dai Tribeqa per farci guarire dal grigio dell’inverno.

Parkwalker

Intervista ai Parkwalker

I Parkwalker li avevamo già incontrati nella puntata 4 di Frontiere Sonore. Il loro ci è piciuto molto così abbiamo deciso di fargli qualche domanda.