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Recensione : Dödsvarg – Glädjedödaren

Dödsvarg - Glädjedödaren: Un lupo nel retro di copertina che rimanda a Times of Grace dei Neurosis mi avvicina a questa seconda fatica dei Dödsvar...

Dödsvarg – Glädjedödaren

Un lupo nel retro di copertina che rimanda a Times of Grace dei Neurosis mi avvicina a questa seconda fatica dei Dödsvarg, che tradotto vuol dire appunto lupo della morte. Che poi è un progetto solista di Jon Ekstrom, che canta, cura gli effetti al computer e suona chitarra e basso.
Si avvale poi della collaborazione di tre diverse voci per sei canzoni differenti, con il risultato di un album decisamente vario, per nulla ripetitivo ma a tratti disorientante.
Glädjedödaren infatti passa dal punk all’hardcore, dal noise all’industrial, tutto mescolato all’interno di una matrice metal. Siamo pur sempre in Svezia e sono molto capaci a comporre musica pesante, lugubre, scura, opprimente e apparentemente caotica.
Slutet è un intro col pianoforte che ti manda completamente fuori strada, Juottovasikkaa ti riporta subito verso quella che è la direzione giusta: violenza, strazio sonoro, chitarre stridenti con corde tirate all’inverosimile, cantato rabbioso che mi ricorda i Meshuggah.
Senza soluzione di continuità si arriva a Det finns sjukdom i oss, 35 secondi che procedono il martellare dirompente da spacca cervella. Altro minuto e mezzo di Allt är åt helvete och det blir bara värre per un concentrato compositivo che toglie ogni superfluo, per continuare con la
scarnificata dall’essenziale Outhärdligt.
Discontinuità sonora da intermezzo la strumentale, I kolgruvorna ci traghetta alla parte più punk hardcore, ma sempre estremamente sporca e ruvida di Glädjens paradise.
Satan e Tyrann sono più ipnotiche, cupe e più rallentate, arrivano a durare una 2 minuti e l’altra quasi 3. Di nuovo voce growl e rabbia nordica da death metal per Ångest och vrede.
Skall slås i spillror nasconde nella parte finale, dopo una pausa, una canzone che mescola rap, death e industrial.
Il disco è estremamente complesso, difficile da catalogare, unico, ma che suona molto di innovazione. Vi stupirete di quanto facilmente entrerà nelle vostre orecchie e nelle vostre preferenze.

Tracklist :
1. Slutet
2. Juottovasikkaa
3. Det finns sjukdom i oss
4. Allt är åt helvete och det blir bara värre
5. Outhärdligt
6. I kolgruvorna
7. Glädjens paradise
8. Satan
9. Tyrann
10. Ångest och vrede
11. Skall slås i spillror

Line-up :
Jon Ekstrom: chitarra, basso, voce, computer

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