iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Degenerhate : Intervista

Una piacevole chiacchierata con Gianluca, chitarrista e fondatore dei romani Degenerhate, ottima realtà grindcore sfornata dalla vivace scena capitolina.

Degenerhate : Intervista

A quasi un anno dall’inizio della mia collaborazione con Iyezine, non avevo ancora avuto il piacere di intervistare un gruppo dedito al metal estremo, lacuna colmata grazie a questa piacevole chiacchierata con Gianluca, chitarrista e fondatore dei romani Degenerhate, ottima realtà grindcore sfornata dalla vivace scena capitolina.

iye Ciao Gianluca, innanzitutto ti rinnovo i complimenti per l’ottimo Album; come è nato il progetto Degenerhate?

Ciao Alberto, grazie mille per i tuoi complimenti, sono sempre ben accetti!
Ma soprattutto, siamo molto contenti che ti sia piaciuto il nostro album “Chronicles Of The Apocalypse”.
Ho formato i Degenerhate nel 2002 e, dopo essere stato lontano dalla scena musicale per diversi anni, ho sentito il bisogno di creare una band, con la quale suonare la musica che ho sempre amato.
Ho iniziato la mia carriera musicale nel 1989, formando la mia prima band, i Flegias, con la quale registrammo il demo “Reign Of Confusion”. E, dopo quasi dieci anni di attività, spesa tra i Flegias ed i Chaotic Violence (altra band da me formata come side project), tra Total Virulence (il programma radio di musica estrema da me condotto) ed il tapetrading; ero assolutamente nauseato dalla scena, che ritenevo sterile, stagnante ed oramai poco propositiva. Sentivo il bisogno, di decontaminarmi da tutto ciò, ed è per questo che mi sono preso 3 anni sabbatici. Quando poi ho deciso di formare i DEGENERHATE, ho chiamato due amici di vecchia data, veterani anche loro del panorama musicale romano, e mi riferisco a Max Varani alla voce (Enthralment, Corpsegod, CorpseFuckingArt) e Fabio Fraschini al basso (Desecration, D-Form, Enthralment, Novembre). Il resto è storia.

iye “Chronicles Of The Apocalypse” è il vostro album d’esordio benché voi siate attivi dal 2002; quali sono le motivazioni di un’attesa così lunga e di una quantità relativamente ridotta di materiale inciso, alla luce della qualità esibita in questa occasione?

Per correttezza d’informazione, direi che “Chronicles Of The Apocalypse”, è il nostro full length album di debutto, ma in realtà abbiamo inciso un promo-cd di 4 tracce nel 2003, il minicd “The End Has Just Begun” nel 2006, e quest’anno abbiamo partecipato alla compilation tributo dei Blood, uscita su Alarma Records.
Relativamente alla genesi di “Chronicles Of The Apocalypse”, posso dirti che ci sono state una serie di problematiche, dovute agli impegni lavorativi dei membri della band, che hanno fatto slittare di quasi tre anni l’uscita del disco. Ci abbiamo messo un pò, ma alla fine siamo molto contenti del risultato ottenuto.
Riguardo alla quantità di materiale inciso, tengo a precisare che siamo una band che privilegia la qualità della produzione e non la quantità. Se non siamo convinti al 101% di quello che stiamo facendo, non lo rilasciamo! Il nostro manifesto è sempre stato questo: offrire musica di qualità, ed originale, prima di tutto!
Lo consideriamo un atto dovuto, ed una forma di rispetto, verso noi stessi e verso chi ascolta la nostra musica.
Non ci interessa minimamente, registrare un disco l’anno, quando poi, inevitabilmente, sono l’uno la fotocopia dell’altro.

iye Ho trovato nell’utilizzo delle due voci e nei rallentamenti di stampo doom/death alcuni dei vostri punti di forza, capaci di dare al lavoro quella varietà nel songwriting assolutamente vincente. Siete d’accordo ?

Assolutamente sì, l’utilizzo della doppia voce growl/scream e le parti doom sono senza dubbio il nostro trademark e sono, sicuramente, degli elementi identificativi dei Degenerhate.
Ci piace molto attenuare l’assalto sonoro fatto di blast beats e chitarre al fulmicotone con brani più funerei e lenti, come “Fur Is Dead” presente su “Chronicles Of The Apocalypse”, o come Failure Of God, presente sul minicd “The End Has Just Begun”.

iye In sede di recensione ho fatto accenno a due mostri sacri del grind/brutal death quali Napalm Death e Brutal Truth: risultano effettivamente tra i vostri punti di riferimento o vi sono altre band che vi hanno influenzato in maniera più consistente ?

Sicuramente le due band da te citate, sono state fonte d’ispirazione. Ma direi che tutta la scena grindcore/crust e brutal death metal, di fine anni ‘80 ed inizi anni ‘90 è la fonte dalla quale ci abbeveriamo.
Oltre a Napalm Death e Brutal Truth, comunque citerei anche Terrorizer, Disrupt, Concrete Sox, Autopsy, Suffocation, ed ovviamente i Carcass, con tutta probabilità, la mia band preferita di sempre.

iye Oltre al metal estremo, quali sono in effetti i vostri ascolti abituali?

Musicalmente siamo a 360°, ascoltiamo di tutto, dai Pet Shop Boys agli Extreme Noise Terror, con tutto quello che c’è in mezzo.
Per quanto mi riguarda, sono irreversibilmente ossessionato dagli Smiths … ascoltarli per me è come lavarmi i denti … lo faccio tutti i giorni, almeno tre volte al dì! Pensandoci bene, avrei dovuto menzionarli, nella domanda che mi hai fatto precedentemente, come una delle nostre influenze principali …
Ti sembrerà strano che un gruppo grind citi gli Smiths come punto di riferimento, ma per noi lo sono.

iye La capitale sembra essersi trasformata negli ultimi tempi in una fucina di band dedite al death più estremo con band come voi, i Corpsefucking Art, i Morbo e i Devangelic; la scena, almeno vista dall’esterno, è più che mai in fermento, come la vivete voi al di dentro?

La scena capitolina, è sempre stata abbastanza nutrita, ma in questi ultimi anni devo dire che è particolarmente florida, soprattutto dal punto di vista qualitativo dell’offerta.
Oltre alle ottime band da te citate, vorrei ricordare anche i Neid, gli Ultimo Mondo Cannibale, gli Tsubo ed i Payback in ambito hardcore, tutti gruppi di ottima caratura.
Non vorrei peccare di campanilismo o essere tacciato di ovvietà, perchè con i Degenerhate ne facciamo parte, ma non penso che in Italia, al giorno d’oggi, ci sia un’altra città con tale proposta musicale.
Ed ovviamente, siamo molto felici di esserne parte integrante anche noi.

iye In senso lato, e dall’alto della vostra esperienza, qual è invece secondo voi lo stato di salute della scena metallica nazionale?

Personalmente, penso che lo stato di salute della scena italiana sia abbastanza buono; sicuramente, molto meglio rispetto a qualche anno fa, dove non brillavamo affatto nel firmamento metal internazionale.
Oggi, grazie anche a gruppi mainstream (mi vengono in mente i Lacuna Coil), il metal italico è stato sdoganato, ed ha raggiunto i palchi di tutto il mondo, e questo è un bene per tutti noi.
Detto ciò, spero possa essere da monito per tutti i malati d’esterofilia: in Italia abbiamo delle band cazzute! Supportiamole! Andate ai loro concerti, comprate i loro cd e le loro maglie! Solo così la scena sarà sempre viva ed in crescita.

iye Il grindcore nasce come un ulteriore modo di esprimere una critica sociale attraverso la musica; in questo momento che vede la nostra società ai limiti del collasso vi sentite in qualche modo responsabilizzati dal fatto di essere portatori di un messaggio che, inevitabilmente, arriva anche ai più giovani?

Esprimiamo i nostri pensieri e le nostre opinioni attraverso le liriche, che hanno sempre una connotazione sociale o comunque di denuncia. Io scrivo tutte le canzoni, sia musica che parole, e per i Degenerhate le liriche sono importanti quanto la musica, per questo all’interno dei nostri cd inseriamo sempre i testi, perché vogliamo che le persone possano capire a pieno l’entità della band.
Con questo non voglio, nella maniera più assoluta, eleggermi come portatore del verbo o rivelatore della verità, ci tengo a precisarlo; ma se un giovane, leggendo i miei testi, inizia a pensare o comunque ne trae uno stimolo per approfondire determinate argomentazioni e tematiche, la cosa non può farmi altro che piacere. In questo senso sì, mi sento responsabilizzato.

iye Molte band si lamentano dello scarso afflusso di persone ai concerti e del numero ridotto di locali dove poter suonare, e la cosa sembra peggiorare ogni anno: che impressione avete ricavato riguardo al delicato argomento dell’attività live?

Ti rispondo, ripetendoti quanto detto in precedenza: in Italia abbiamo delle band cazzute! Supportiamole! Andate ai loro concerti, comprate i loro cd e le loro maglie! Solo così la scena sarà sempre viva ed in crescita.
Supportate l’underground, di modo che anche i gestori dei locali, che alla fine sono degli imprenditori e, ovviamente, devono avere il loro tornaconto economico, possano essere stimolati nel concedere sempre più spazio ai live ed alle band emergenti.
L’assioma offerta/richiesta è imprescindibile quando ci sono di mezzo i soldi, quindi, più persone vanno ai concerti più locali saranno disposti ad accogliere eventi live.
Inoltre, e qui parlo da membro di una band, è veramente avvilente e poco gratificante suonare davanti a 10 persone … quindi, muovete il culo ed andate ai concerti!!!

iye Siete già al lavoro per un eventuale successore di “Chronicles Of The Apocalypse” o ci farete aspettare ancora un po’ ?

Abbiamo già sei pezzi pronti per uno split 7” che uscirà nei primi mesi del prossimo anno, poi nella primavera del 2015, inizieremo a registrare il successore di “Chronicles Of The Apocalypse”, quindi non vi faremo aspettare molto.
Comunque, per essere sempre aggiornati sui nostri movimenti, date un’occhiata alle nostre pagine Facebook e Twitter.

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Albireon – Effemeridi

Il gruppo ha usato vari registri del folk per esprimersi, e qui arriva alla forma per ora più alta del loro dark folk in italiano, dalle tenebre le luci, per aspera ad Albireon.

Splitter Records

Splitter Records

Splitter Records, Segnaliamo l’esistenza di questa meravigliosa etichetta di Lipsia che sembra promettere chicche a rotazione continua.