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Recensione : Il Complesso Di Tadà – Il Complesso Di Tadà

Questo disco è un azzardo perfettamente riuscito, una chicca assoluta che ricrea in modo totale un'epoca eccezionale e di grande creatività musicale, ma soprattutto piena di uno stile italiano che si è perso irrimediabilmente.

Il Complesso Di Tadà – Il Complesso Di Tadà

Il disco omonimo del Complesso di Tadà non è la solita operazione nostalgico commerciale così in voga da anni in Italia, ma un piacevole ed accurato viaggio in una splendida Italia musicale dei tempi andati.

Il Complesso di Tadà è l’orchestra che ha musicato i momenti salienti della trasmissione tv Tadà su Deejay Tv, ideata da Massimo Martellotta dei Calibro 35 e presentata dall’ottimo Filippo Timi, che nel disco riveste un ruolo importante di interprete. Il tutto partì dall’acquisto di un organo philcorda da parte di Martellotta durante le pause di registrazione dei dischi dei Calibro 35, e con questo organo scrisse la strumentale Veloce, Ma Non Troppo, prima canzone di questa pubblicazione. Da quella canzone partì l’idea di fare un programma tv ricreando in tutto e per tutto l’atmosfera di una trasmissione televisiva degli anni sessanta, un momento irripetibile per tv e musica nostrane. Il tutto va in onda su Deeejay Tv e Discovery Channel, e ha dato modo di sviluppare diversi temi, sia musicali che di costume. La grande e giustificata ammirazione che Martellotta ha per il grandissimo maestro Piero Umiliani è la pietra di volta del programma e del disco. Attraverso l’uso di strumenti vintage si ricrea un mood creativo che non ha più avuto seguito in Italia, se non in sporadiche occasioni. La musica, specialmente quella cinematografica e televisiva, era estremamente innovativa, ricercata e ricercatrice, ricolma di stile e di sapienza musicale. Nel disco vi sono alcune covers ed alcuni brani originari composti da Martellotta, seguendo quella via compositiva. Il risultato è ottimo, anche grazie alla bravura tecnica degli esecutori, ma anche per la grande fedeltà sostenuta da ammirazione al modello. Il fatto di incidere senza sovra incisioni in una sola take buona come si usava fare all’epoca è cosa per musicisti molto capaci, e qui ce ne sono di ottimi. Eccellenti anche gli ospiti da Elio che si lancia in una grande interpretazione di Mah Na Mah Na di Umiliani, a Ramiro Levy dei Selton che sono un grande gruppo troppo sottovalutato, a Nina Zilli che qui è una fantastica regina. Un’assoluta rivelazione è l’attore Filippo Timi nelle vesti di cantante, con un’eccellente rivisitazione della non facile Sapore di Sale e della ancora più difficile Parole Parole. Molto bella la voce di Serena Altavilla. Questo disco è un azzardo perfettamente riuscito, una chicca assoluta che ricrea in modo totale un’epoca eccezionale e di grande creatività musicale, ma soprattutto piena di uno stile italiano che si è perso irrimediabilmente. Un tempo era Sapore di Sale, ora è Amici, ed è solo colpa nostra. Rimediamo con il Complesso di Tadà.

TRACKLIST
1. Veloce Non Troppo
2. Mah Na Mah Na feat. Elio
3. Che Colpa Abbiamo Noi feat. Ramiro Levy
4. Parole Parole feat. Filippo Timi e Serena Altavilla
5. Sottofondo Morbido
6. Il Surf Delle Mattonelle feat. Nina Zilli
7. Se Perdo Te feat. Serena Altavilla
8. Allegro
9. Movimentato
10. Guarda Che Luna feat. Ramiro Levy
11. Sapore di Sale feat. Filippo Timi
12. Si è Spento Il Sole feat. Ramiro Levy
13. Il Lento Delle Prove

LINE-UP
Massimo Martellotta – Direction, Writing, Philicorda Organ
Ramiro Levy – Guitar, Vocals
Raffaele Scogna – Hammond
Rhodes Daniel Plentz – Percussions, Guitar
Eduardo Stein Dechtiar – Bass
Nik Taccori – Drums

IL COMPLESSO DI TADA’ – Facebook

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