Claudio Spinosa legge Antonio Spagnuolo
È sempre la prima volta quando rincorro il tuo labbro
tra le nebbie del sogno, come per colpire, e punire
un incontro clandestino nelle spire del vento.
Incastonato buio recito il monologo
sfidando gli specchi e a goccia a goccia
confondo il sudore incandescente nelle parole incise alle pareti.
Il dubbio è nella storia ormai disfatta,
frammentata da scaglie ed irrequieta nel rivolo
di un arcobaleno indiscreto,
quasi lo spazio aperto a declinare nuove illusioni
nella tenue ragnatela che ti avvolge.
L’intarsio custode di esplosioni ritorna vergine.
2 Comments
Rina
Posted at 20:37h, 14 GiugnoTesto superlativo!
Antonio Spagnuolo Poeta
Un caro saluto
r.a.
Claudio Spinosa
Posted at 22:05h, 14 GiugnoSpero che la. mia interpretazione sia stata degna! Grazie