Claudio Spinosa legge Antonio Spagnuolo
È sempre la prima volta quando rincorro il tuo labbro
tra le nebbie del sogno, come per colpire, e punire
un incontro clandestino nelle spire del vento.
Incastonato buio recito il monologo
sfidando gli specchi e a goccia a goccia
confondo il sudore incandescente nelle parole incise alle pareti.
Il dubbio è nella storia ormai disfatta,
frammentata da scaglie ed irrequieta nel rivolo
di un arcobaleno indiscreto,
quasi lo spazio aperto a declinare nuove illusioni
nella tenue ragnatela che ti avvolge.
L’intarsio custode di esplosioni ritorna vergine.
Testo superlativo!
Antonio Spagnuolo Poeta
Un caro saluto
r.a.
Spero che la. mia interpretazione sia stata degna! Grazie