Se alla vostra entrata in libreria, e per libreria intendo in maggior parte quelle generaliste di qualche catena di montaggio cerebrale, vi guardate in giro persi in una cacofonia di colori, copertine e sconti, e vi orientate nelle vostre scelte scegliendo dalla copertina o dal genere, allora questo libro non fa per voi.
Qui la fantascienza diventa altro, qualcosa di totalmente nuovo che prende il nome di Bizarro Fiction, genere che nasce dall’invenzione e dalla fusione; la definizione migliore che possiate trovare è nella postfazione di questo racconto, quasi al confine con il romanzo per la sua lunghezza.
Provando a sintetizzare la splendida postfazione di Chiara Gambaretti, la Bizarro nasce dall’amore per l’elemento weird della fantascienza, anzi dall’unione di più elementi fantastici ed irreali all’interno del racconto.
Mentre la maggioranza della fantascienza costruisce la trama su un unico elemento fantastico, la Bizarro unisce più elementi totalmente irreali, facendoli incastonare perfettamente in modo da provocare avvenimenti che sembrano normali in un tale contesto e favorendo il superamento di barriere e muri esistenti all’interno della fantascienza, che in teoria sarebbe il genere più anarchico e visionario della letteratura.
La Bizarro fiction non è neanche una maniera di scrivere cose pazzesche una dopo l’altra per stupire il lettore, ma è invece l’immersione in mondi paralleli che sono, in realtà, assolutamente plausibili.
In questo racconto lungo di Carlton Mellick III, che è l’esponente migliore e più prolifico della Bizarro, troviamo un ninja di 300 chili, che continua a fare il proprio lavoro di assassino a pagamento, e un bambino che è un salvadanaio vivente di informazioni di una corporazione, tutto ciò in un mondo dominato dal Giappone, dove la gente si sottopone ad operazioni per assomigliare ai personaggi dei manga o per farsi una testa di corvo.
Se leggerete questo racconto troverete normali cose incredibili e vi gusterete qualcosa di veramente originale e molto ben costruito; questa non è la solita moda passeggera ed effimera, ma un movimento che porta la fantascienza ad un altro livello.
Mellick III, in questo racconto, fonde manga e anime e trasporta tutto ciò in prosa, impresa non facile: Il Ninja Morbosamente Obeso è un’ottima introduzione a questo genere ancora in evoluzione.
Posso solo dirvi che è veramente interessante e weird, davvero weird, cattura l’attenzione e fa funzionare le sinapsi; qui si sta facendo il futuro, o semplicemente, come sarebbe normale, il protagonista quando deve defecare lo fa punto e basta.
Un altro riuscitissimo libro di Vaporteppa per la Tombolini Editore: questo libro mostra quanta cura abbia l’equipaggio di Vaporteppa per i propri lettori, che sono davvero al centro dell’attenzione e non sono solo meri consumatori.
Questi ragazzi responsabilizzano il lettore, lo invitano ad impegnarsi nel continuare a scegliere Vaporteppa per portare avanti un progetto ardito ed unico nel suo genere.
Disponibile solo in libro elettronico.
Enter the weird.
Antonio Tombolini Editore
http://antoniotombolini.simplicissimus.it
pagg. 85
euro 2,99 solo ebook
www.vaporteppa.it
2 Comments
La zia Julia
Posted at 15:16h, 03 OttobreE il traduttore lo vogliamo nominare? Anche lui fa parte della cura…
massimo argo
Posted at 17:03h, 03 Ottobrein ginocchio sui ceci una menzione speciale a : Martina Volpe.