Nono album per il grande produttore Sudafricano, techno esploratore di suoni.
Nono viaggio nello spazio profondo targato Brendon Moeller, uno dei nomi più grossi della scena techno mondiale. La genesi di quest’album si può far risalire al tardo 201. Durante una chiacchierata con il boss della Electric Deluxe Joachem Paap. Dopo aver dato alle stampe sotto lo pseudonimo di Echologist lo sperimentale ” Subterrean”, Brendon sentiva l’esigenza di tornare a pubblicare qualcosa di più ballabile, più adatto al dancefloor. E vi é riuscito in pieno, pubblicando un album davvero fenomenale, pieno di quel sotterraneo e inimitabile pulsazione che é il marchio di fabbrica del sudafricano. Nella,sua prestigiosa carriera Moeller ha fatto moltissime cose, diventando per molti il padrino della dub techno, cosa che certamente é vera, ma penso che Brendon sia una delle persone che maggiormente ha compreso cosa sia la techno in generale.
In questo disco la sua intenzione é stata proprio quella di cercare lo spirito della techno, senza perdere di vista la sua particolarita’. Il risultato é un disco fantastico, con un groove eccezionale, che crea dipendenza e ti porta nelle profondita’ di una techno matura e completa. Partendo dal presupposto che é uno dei migliori dischi techno che abbia mai sentito, posso nominare qualche traccia del disco, come “Far out “, ” In pursuit ” , o ” Take a dive into the sound “, che potrebbe essere lo slogan del disco, che é tutto un tuffo nel suono di Moeller.
In ” Works ” si trova tutto lo spirito della techno, che non é solo una cacofonia a volume alto, ma una pulsione primordiale fatta con strumenti e con gusto moderno. Moeller rende in maniera egregia tutte le sfaccettature della techno, tenendo sempre una visone personale del tutto. Un disco epifanico e godibilissimo, che conferma il gradissimo talento del produttore sudafricano, e il gusto di Paap, il capo della Electric Deluxe, perché c’è molto di lui in questo gran disco.
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