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Il nostro modo di dire la nostra: pensieri spesso sconclusionati, ma veri che emozionano.

Esclusiva: Bad Breeding

BAD BREEDING: “EXILED” 21 GIUGNO 2019, ONE LITTLE INDIAN SINGOLO IN USCITA OGGI E NOI DI IYE ABBIAMO IN ESCLUSIVA IL VIDEO Il ciclo di informazioni tipico dell’epoca moderna – rapido, permanente, mutevole, costantemente grottesco – benedice e allo stesso tempo maledice i Bad Breeding. Un gruppo che ha sempre dimostrato una certa sensibilità verso temi come l’ingiustizia sociale e la venalità dell’ establishment, espressa con toni che non vanno affatto per il sottile: anatemi urlati su un sound che si può definire in molti modi: anarcho punk, hardcore, noiserock. Il loro terzo album in studio, “Exiled”, in arrivo il prossimo 21 giugno, si è nutrito fondamentalmente degli ultimi eventi della politica in Gran Bretagna: una Nazione che continua a girare in tondo senza arrivare a una soluzione. Ma non solo: nell’arco di 12 canzoni si parla anche dei più classici e immortali temi dell’hardcore: guerra, imperialismo, la polizia, la stampa. Argomenti che, in un periodo storico in cui lo scenario politico potrebbe cambiare da un momento all’altro, mantengono una spietata rilevanza. “Exiled” è un bel balzo in avanti per una band la cui carriera, dal momento in cui si è formata nel 2013, ha camminato su traiettorie bizzarre. Originari di Stevenage, un paesino del Sud dell’Inghilterra, Bad Breeding (formati dal cantante Christopher Dodd, il chitarrista Matt Toll, il bassista Charlie Rose e il batterista Ashlea Bennett) hanno sempre voluto fare punk ma visto che non andava a vederli nessuno si adeguarono suonando altri generi musicali. Insomma tanta esperienza da palco ma poca coerenza con se stessi. A seguito della realizzazione dell’omonimo, auto-prodotto e auto-pubblicato EP di debutto nel 2016, Bad Breeding sono stati notati dalle figure punk che hanno ispirato la loro stessa musica. Più tardi lo stesso anno si sono esibiti allo Static Shock, il festival punk londinese, e da lì a poco è arrivato il secondo album, “Divide” (pubblicato da due fra le più autorevoli etichette del genere: La Vida Es Un Mus in Europa, e Iron Lung in USA). Per la turbolenta band, che si destreggia fra voci stridenti e rumoroso hardcore, è la svolta. A mettere gli occhi su Bad Breeding è anche Derek Birnett, che prima ancora di aver fondato One Little Indian era stato un riferimento autorevole della scena anarchica inglese degli anni 80 (era parte della band Flux Of Pink e aveva fondato l’etichetta Spiderleg); e quando la band ha debuttato con One Little Indian (“Abandonment EP”, Aprile 2018) molti esponenti della scena punk legati a OLI hanno riservato loro un ottimo benvenuto. E ora è il momento del nuovo album.

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L’ultimo Giorno Della Vite Apache

L’ultimo Giorno Della Vite Apache: E’ già giorno mentre sto ancora bevendo il mio solito numero ma sto chinato osservando fuori dal balcone,strano è ancora…

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Album più venduti di sempre: viaggio tra i dischi che hanno fatto la storia

L’interesse per gli album più venduti di tutti i tempi è qualcosa che continua a essere immaginato da milioni di amanti della musica. Tuttavia, stilare una classifica definitiva è un compito arduo: il mercato musicale è in continua evoluzione e ci sono molti modi diversi per misurare il successo di un album. Molto tempo fa, il metodo principale era semplicemente contare quanti album venivano venduti. Ora, questo è stato soppiantato da download e streaming digitali, rendendo difficile confrontare album di periodi diversi. Ogni metrica racconta una storia diversa. Pur essendo un indicatore ritardato, le vendite rappresentano la vera impronta lasciata da un album sulla cultura popolare. D’altra parte, download e streaming sono gli indicatori principali della crescente permeabilità della musica nel mondo moderno. In un simile contesto, il termine “album più venduto” non è solo nominale, ma simbolo di un’epoca, di un cambiamento nel gusto e nelle abitudini degli ascoltatori. Un’evoluzione che pone la domanda su come la musica cambi ma, allo stesso tempo, rimanga al centro delle nostre vite. I giganti del passato: la classifica basata sulle vendite fisiche Nel settore musicale, il record degli album più venduti di sempre, considerando solo le copie vendute, offre un’interessante panoramica di come il settore musicale sia cambiato nel suo modo di raggiungere gli ascoltatori. Se l’avvento della distribuzione online di musica ha sicuramente cambiato l’ascolto, alcuni creatori hanno approfittato di questo cambiamento, aumentando la propria presenza e desiderabilità. Tuttavia, è importante notare che i grandi del passato continuano a dominare nelle vendite di copie, a dimostrazione del fatto che il sentimento di affetto per i ricordi e le versioni tangibili non si è attenuato. La top 10 degli album fisici più venduti include nomi leggendari come “Thriller” e “The Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd, opere che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della musica. Altri titoli includono “Back in Black” degli AC/DC e “The Beatles” dei Fab Four. Intere generazioni sono state affascinate da questo sound unico. Questi album non rappresentano un’epoca specifica, ma continuano a influenzare anche le opere moderne. Quindi, le vendite fisiche possono raccontare una storia di passione e passione, laddove lo streaming è facile da coinvolgere ma non sempre riesce a catturarla. Focus su “Thriller” di Michael Jackson “Thriller”, il disco più venduto di tutti i tempi, è un’opera d’arte che ha reinventato la scena musicale globale. Pubblicato nel 1982, ha catturato l’attenzione mondiale non solo per le sue canzoni memorabili, ma anche per il suo coraggioso mix di stili, che spaziava dal pop al rock, dal funk alla disco. La canzone che dà il titolo all’album, con la sua celebre parte dance e il nuovo video, è diventata un nuovo standard per il mondo della musica, trasformando il video musicale in un potente mezzo per promuovere una canzone. “Thriller” di Michael Jackson trascende i confini della musica per il suo impatto culturale: sulla moda, sulla danza e sul cinema. Divenuta leggendaria, la coreografia del video e l’estetica horror che lo caratterizza hanno da allora generato una schiera di seguaci, contribuendo ad alimentare questo fenomeno globale. Inoltre, il successo di Michael Jackson nel raggiungere persone di ogni etnia e cultura ha reso l’album un simbolo di unità in un’epoca divisiva. È questa combinazione di creatività musicale e immagini innovative che rende “Thriller” un capolavoro insuperabile della storia della musica e uno dei vertici della cultura pop moderna. Album iconici e pietre miliari della musica L’album dei Pink Floyd “The Dark Side of the Moon” del 1973 non è solo tra gli album più venduti di sempre, ma un capolavoro che ha dato un nuovo significato al termine “album concettuale”. Il brano affronta questioni esistenziali e sociali, che spaziano dalla follia al tempo. Ha aperto la strada all’uso di effetti sonori e sintetizzatori nelle opere di molte generazioni a venire. Una storia curiosa è che i membri del gruppo abbiano tenuto le loro sessioni in quello che era quasi un luogo molto silenzioso, creando così un’atmosfera speciale che ha catturato l’interesse di milioni di fan. Allo stesso modo, nella storia del rock, l’album tributo degli AC/DC del 1980, “Back in Black”, ha ricoperto un posto di grande rilievo. Con un mix audace di hard rock e glam, l’album non solo ha riaffermato il gruppo, ma ha anche influenzato, nel tempo, innumerevoli imitatori. Il famosissimo brano “You Shook Me All Night Long” è stato accolto come un inno generazionale, a simboleggiare un’epoca in cui il rock aveva il potere di unire le persone in concerti davvero indimenticabili. L’album del 1977, “Rumours” dei Fleetwood Mac, è un capolavoro di armonie vocali e testi sentiti, nato dalle tensioni personali della band. Oltre a conquistare il cuore degli ascoltatori e a stabilire un nuovo standard per la produzione musicale, questo album è considerato anche più profondamente valido, poiché gran parte dei suoi brani è stata creata in un’atmosfera di conflitto emotivo. Questi album non solo hanno definito la loro epoca, ma hanno lasciato un’eredità indelebile nella musica contemporanea. Qual è l’album più venduto di tutti i tempi? Thriller di Michael Jackson, con oltre 66 milioni di copie vendute in tutto il mondo, detiene il titolo di album più venduto di tutti i tempi, un’eredità che continua a influenzare la musica pop e la cultura mainstream. : Chi ha venduto più dischi in assoluto nel mondo? I Beatles rimangono gli artisti musicali con il maggior numero di dischi venduti a livello globale, con stime che superano i 600 milioni di unità tra album e singoli, un risultato straordinario che cementa il loro status di icone culturali. Qual è il vinile più venduto al mondo? “Rumours” dei Fleetwood Mac, un caposaldo del soft rock del 1977, detiene il titolo di vinile più venduto al mondo, dimostrando la longevità del formato e l’intramontabile fascino di questo classico album.

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Quando Le Parole Ti Portano Lontano.

6 aprile 2019 Quando le parole ti portano lontano. Caffè Manifattura, Modena. Le parole, Ilda. Cosa pensi che siano le parole? Aria. Che tiene uniti i tuoi fragili pensieri. Quelli notturni, troppo rumorosi. Banchettano con il tuo cervello. Le parole, Ilda. Innocui segni su carta. Le promesse che hai fattoa te stessa, Ilda. Lo sai, vero? Quelle sono promesse che vestono bugie ipocrite. Ilda. Le parole. Quelle che desideri sentirti dire. Dall’uomo del caffè. Ma gli hai negato il verbo. Lo hai annichilito. L’hai reso impotente. Gli hai riservato un ruolo al margine. Non vuoi toglierti la dura corazza. Non puoi toglierla. Le parole. Le parole, Ilda. Ti strozzano la lingua. Sembri muta. Cieca. Sorda. Anche oggi. Anche se Lucifero ha allentato la sua rovente stretta cedendo il posto ad ossigeno. Una mattina fresca. Respira, Ilda. Respira. Non sempre ti è concessa questa possibilità. Hai scelto. Una decisione precisa. Una promessa. Fatta a te stessa. Anni fa. Ad una Ilda di sei anni. L’unica che continui a mantenere. Con ostinata devozione. Ed è per loro, le tue parole, che oggi ti sei messa in viaggio. Le hai seguite. Come un bambino segue un aquilone. Ed ecco. Gli altri. I loro volti. Quei volti ti raccontano storie. Parole dette. Parole non dette. Parole ingoiate. Parole sbriciolate. Parole rinnegate. Guarda. Guarda, Ilda. Un uomo ed una donna. Lui ha la fede. Le dita di lei invece sono nude. Si stanno dicendo addio. Piangono. Evidentemente, un doloroso addio. Condito da un bacio. L’ultimo. Prima che il treno la porti via. Lontano dalle tue mani, uomo. Ed alla stazione successiva. Immagine da contraltare. Un’altra coppia. Si abbracciano, lei piange. Lui sorride. È appena sceso dal treno. Lei non smette di stringerlo. E lui le bacia teneramente il capo. Continuando a sorridere. Continuando a tenerla stretta a sé. E tu, Ilda. Che fai? Sei patetica. Tu rubi i loro volti. Rubi quei sentimenti. Un turbinio di storie, Ilda. Che racchiudono parole. Aria. Suoni. Storie, Ilda. Mentre la tua si disperde, Ilda. Tra questi volti tra queste persone. Il tuo io vacilla. Trema. Si sbriciola. Ma non le tue parole. Loro sono testarde. Guarda, Ilda. Le tue parole. Hanno già preso posto. Tenaci. Ti invitano a proseguire il viaggio. Ma tu, Ilda. Non scordare il tuo progetto. Anche stamattina l’hai cercato in una muta disperazione. A tratti ridicola. Ilda, dimmi. Che senso ha ancora questa tua ricerca di lui? Credi davvero di poterlo trovare in una tazza di caffè? Sei scettica, Ilda. Forse sopraffatta dalla delusione. Mentre entri al Caffè Manifattura quello che ti colpisce, è la cura dell’ambiente. I colori, gli accessori, la vetrina. Sai perfettamente che il tuo giudizio sul caffè di oggi è già stato condizionato da questa vista. Almeno, in parte. Ami il colore delle pareti. La vetrina ti offre solo brioches surgelate. Prendi quella al coccolato, la tua preferita. Non nutella. Quella la odi. Cioccolato. Il cappuccino ti viene servito in una tazza di vetro. Delicata visione: puoi sbirciare attraverso i suoi vestiti. Riesci a vedere la sua anima, Ilda? Ha una schiuma molto bella. Ed ogni cosa, al gusto, è equilibrato. Bel gioco tra latte e caffè. Temperatura perfetta. Ma il caffè. Quello. Che gli è capitato? Ilda, lo senti. Al lui manca quel “non-so-che”. Ti lascia indifferente. Breve apparizione sulla tua lingua senza lasciare un segno. Un nulla nella tua bocca. Vuoto annacquato. E il tuo lui qui non ha neppure tentato di prendere forma. In nessuna tazza hai visto i suoi occhi. Cerca le tue parole. Ilda, è a loro che devi dedizione e devozione. Cercale. Dai loro la tua mano, Ilda. Seguile. Prendi posto. Cinque. Otto. Tre. Prendi posto, Ilda. Ed inizia il tuo viaggio. Attraverso le tue parole.   Ilda la caffeinomane: Panella – L’Arte del pane, Roma. Ilda la caffeinomane

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Rip

E’ proprio così, la gente muore e lascia questa valle di lacrime, risate e infamità; ce lo ricordano i mass-media in modo certosino ogni giorno.

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Bar Molinari, Centro Storico Modena.

Bar Molinari, Centro Storico Modena.: Una mattina tiepida. Ma irrespirabile. Si ha quasi l’impressione che l’ossigeno sia gomma. Si cementifica nei polmoni. M…

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Dei Delitti E Del Pene

Dei Delitti E Del Pene: Erano 35 giorni che vagavo alla sua ricerca,tra stenti,rabbia forse,risate nervose,avevo perso le unghie del piede destr…

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Borda!fest

Federico Fabbri del Borda! Fest. Disegnatore e mente del Festival, di recente ha esposto alla Tekè Gallery di Carrara.

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