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Black Rainbow – Aucan Live

Black Rainbow – Aucan Live: Degli Aucan ne abbiamo già parlato e straparlato (io in particolare) sulle nostre pagine e sulle varie piattaforme comun...

Black Rainbow – Aucan Live

Degli Aucan ne abbiamo già parlato e straparlato (io in particolare) sulle nostre pagine e sulle varie piattaforme comunicative messe a disposizione dal web (vedi massiccia campagna di indottrinamento fatta sui miei amici), ma, nonostante ciò, non potevamo farci sfuggire l’occasione: gli Aucan, dopo tour europei e nazionali, decidono di passare anche per Savona, casa nostra.

- Black Rainbow – Aucan Live

La serata parte in sordina, con poche persone davanti al locale e gli orari d’apertura notevolmente ritardati (se si parlava di apertura alle 21.00, noi ci presentiamo alle 22.00, ma è solo alle 23.00 che effettivamente siamo dentro al locale). Nell’attesa cerchiamo di mettere in atto la combo: correre in un altro locale (relativamente vicino) e vedere anche Flowers Of Hiroshima (abbiamo già parlato mesi fa del suo Ep di debutto, valido e interessante) nella nuova veste di duo (chitarra e batteria). Abbiamo il tempo per ascoltare solo una canzone, ma la nuova formazione ci intriga e, se avremo la possibilità, alla prossima occasione saremo in ascolto in prima fila.

Quindi torniamo ed entriamo nel locale (finalmente aperto). Il gruppo d’apertura è già a metà dell’opera. Ci interessiamo poco del loro operato, distratti dalle nostre parole e dai forti interrogativi che ci perseguitano: perchè c’è ancora poca gente e soprattutto, perchè l’azzardata scelta di combinare un gruppo simil-Ligabue/Vasco Rossi (si, il gruppo in apertura fa canzoni di questo genere) con gli Aucan? Decidiamo che non vale la pena stare a scervellarsi più di tanto; lasciamo scorrere con flemma filosofica ogni singolo evento e ogni singola canzone del gruppo (che dopo un’ultima serie di pezzi decide di uscir di scena) e ci buttiamo sotto il palco ad attendere. Ci accorgiamo che tutta la nostra foga non è giustificata (saremmo in cinquanta in tutto il locale e di ressa sotto al palco non se ne parla proprio). Aspettiamo una ventina di minuti, poi, finalmente, il tanto atteso concerto.

- Black Rainbow – Aucan Live

Si parte pesantissimi con Black Rainbow, The Darkest Light e Save Yourself. Bassi tellurici che vibrano fino a stordire, Giovanni Ferliga e Francesco D’Abbraccio a far sfacelo davanti ai nostri nasi tra tastiere e chitarre, Dario Dassenno a sfondare pelli e a incrinare piatti con le sue ritmiche cadenzate. In Save Yourself c’è qualche problema di microfono a disturbare, ma tutto viene risolto rapidamente e in maniera definitiva o quasi (ogni tanto, purtroppo, la voce sparirà misteriosamente, per poi tornare). Underwater Music manda completamente in tilt le sinapsi, prima di lasciar spazio a un nuovo pezzo (molto orecchiabile, deciso e orientato su brevi crescendo) e seguito dalla succulenta Heartless. C’è ancora spazio per Red Minoga e la sua forza (più ovattata) e per In A Land, forse un po’ fuori luogo in mezzo alla marea nera di bassi che ci travolge. Il trio, infine, conclude con Away! e la sua forza in crescendo, esplodendo definitivamente nel finale. Poi cala il sipario e, nonostante si sperasse in qualche bis, finisce tutto.

Un concerto rapido e intenso. Una scaletta da dieci pezzi, nessun bis (purtroppo) e poco pubblico. Insomma, uno spettacolo per pochi intimi (pochi ma buoni). Nella grandezza (e nel vuoto) del locale è stato difficile riuscire a creare un’atmosfera adatta e, se vogliamo, potremmo proprio lamentarci di ciò. Parlando con Francesco D’Abbraccio emerge questa constatazione: ogni nuovo fan ce lo si deve guadagnare con la fatica e il sudore, il nostro è un suono che, in Italia, spesso deve ancora entrare nella testa della gente.

Alla fine non ci resta che tornare a casa, soddisfatti dello spettacolo (seppur breve) e sempre più convinti che i tre bresciani abbiano sfornato uno dei migliori dischi italiani dell’anno. Siamo certi che il loro pubblico si farà sempre più folto anche nelle provincie più sperdute. Nel frattempo, non possiamo far altro che continuare a consigliarveli.

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