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Recensione : Black Elephant – Spaghetti Cowboys

Riff come macigni e parole di fuoco per bruciare la strada.

Black Elephant – Spaghetti Cowboys

Da Savona arrivano i migliori southern metallers d’Italia, i Black Elephant.
I lettori di In Your Eyes ricorderanno la loro intervista, ora è uscito il loro disco di debutto Spaghetti Cowboys, che spacca notevolemente i culi.
I punti di riferimento dei ragazzi savonesi sono i capisaldi del genere Pantera, Black Label Society e southern discorrendo, ma qui c’è molto di più che una pedissequa osservanza. In questo disco c’è potenza, cattiveria, sporcizia, e un incrollabile spirito stradaiolo, che mi porterebbe a definirli street rock and roll.
La musica è un magma incandescente e monolitico di riff e groove, davvero potent e convincente. Il cantato in italiano è fantastico, capire fino in fondo cosa dice una band di southern metal è qualcosa di spettacolare. Il primo brano
Cuore di tenebra è un clamoroso headbanger, che comincia il disco alla grande, riff granitici e testo devastante; i secondo pezzo Mountain man non scende d’intensità, e parla di un uomo perso nelle montagna dell’animo umano, di nuovo un gran pezzo.
La traccia che dà il titolo al disco Spaghetti Cowboys è una canzone che vorrebbe averla scritta Zakk Wylde negli ultimi dischi, riffone gigantesco e tanta carogna.
Acab è una canzone che stà girando a mille nel mio stereo da giorni, è una delle più belle canzoni anti sbirri mai scritte, sentire per credere, a partire dal massacro iniziale, massacro che si ripeterà sotto il palco ogni volta che la suoneranno.
Si arriva poi alla surreale Sogno di un taglialegna che diventa alce, potente fiaba rock and roll ad alto numero di ottani.
Chiude la fatica Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, pezzo più lento che strizza l’occhio ad atmosfere psichedeliche e trippose all’inizio, per poi partire come un serial killer incazzato che squarta a destra e sinistra. Una prova d’esordio davvero ottima per questi ragazzi che meritano tanto.
La produzione ai Green Fog è stata ottimale, e il disco non ha pecche. Io sono entusiasta dei Black Elephant, un gruppo di Savona che suona meglio di molti americani, e che conferma che nell’underground ligure con gente del calibro di Dsa Commando, Varego e appunto i Black Elephant, si stanno scrivendo grandi pagine di musica. Se poi volgete lo sguardo altrove, cazzi vostri.

Tracklist:
01. Cuore di Tenebra
02. Mountain Man
03. Spaghetti Cowboy
04. ACAB
05. Sogno Di Un Taglialegna Che Diventa Alce
06. Verrà La Morte e Avrà i Tuoi Occhi

Line-Up:
Alex ‘AlexBlack Harley’ Caravelli – Voce, Chitarre
Max Baroncini – Basso, Chitarre
Dany Kastigo – Batteria

Black Elephant

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