Raccolta di gruppi bresciani, nata per affermare un ormai consolidato microcosmo di gruppi che spaziano nelle più diverse realtà musicali. Dall’ hardcore in italiano dei White Widow al rock distorto dei In my glass coffin, all’hc animalista dei Delirium Tremens . Si continua poi con il crust in italiano dei Fraticiora, poi la rabbia dei Nettezza Urbana, poi il pop punk dei The Smushrooms. C’è anche il surf beat (da noi sempre il benvenuto…a.a.a. cercasi gruppi surf!!!) dei Four Acid Butchers , seguiti dai poco convincenti Allopez, il buon punk dei No petting please, i purtroppo disciolti The Skins gruppo oi! molto valido. Mai sentiti prima ma molto piacevoli i Roots rock rebel, accanto agli Studio Illegale (andate sul loro sito sono un gran bel gruppo e “Brescia ribelle” è già storia).Poi L’uomo e il putrido liquame, buon punk ma una voce veramente improponibile, a sorpresa compare l’elettronica dei Mickey evil, si chiude con i Mugshots, gruppo che ha curato insieme ad altri questa compilazione (tanto per citare anche questa volta Marco Balestrino il bardo oi!), e che propone un originale sound elettronico minimale, che tanto ricorda i Depeche Mode.Ottima raccolta, vivida fotografia di una città che non credevo così attiva sul piano musicale, e soprattutto di un’ampia varietà di proposte musicali. Queste iniziative sono da lodare, perché danno subito idea della “scena” di una determinata città, a quando per Genova un’operazione analoga?