Esordio sulla lunga distanza per i nord irlandesi Acid Age, giunti a fine anno al quarto lavoro dopo un demo di debutto e due Ep, “Enter The Zomborg” dello scorso anno e “The Throma-Tized” licenziato pochi mesi fa.
Il quartetto di Belfast per una mezzora ci aggredisce con un thrash indirizzato su strade che portano all’hardcore, passando per il punk inglese: il tutto risulta molto old school, cominciando dalla scarna produzione, per finire con l’attitudine dei nostri, vicino ai ribelli crestati degli anni ottanta.
Violento e ironico, pregno di sana pazzia, il lotto di brani proposti è sparato dai nostri alla velocità della luce, senza compromessi e dall’approccio fortemente punkizzato, anche se non mancano sfuriate chitarristiche tipiche della scena thrash di trent’anni fa e qualche accenno alla NWOBHM più oltranzista, costituita da quei gruppi che non seguirono la scia del successo delle band più famose, ma rimasero nell’underground preferendo conservare l’attitudine ostile delle band punk/hardcore.
Puntano tutto sull’impatto gli Acid Age e il meglio lo danno nelle canzoni dove i tempi si dilatano quanto basta per infarcirle di buoni solos (50,000 Robot Archers, No Place To Skate e Women With No W) non coadiuvati però dalla produzione che, di questi tempi, abituati a suoni ottimi anche nelle produzioni underground, lascia un po’ di amaro in bocca per la scelta di non curare nella maniera dovuta il lavoro in studio.
Per il resto la band picchia da par suo e la durata minima, da lavoro di genere, di Drone Shark Ethics aiuta ad arrivare in fondo senza problemi.
Un lavoro per i fan più accaniti e nulla più, da rivedere alla prossima occasione.
Tracklist:
1. Knight of the Living Shred
2. F.T.P.L. (Fuck the Poor Legislation)
3. Hyper Thrash
4. Fall on Your Sword
5. Charles Gein
6. Drone Shark Ethics
7. 50,000 Robot Archers
8. Big Long Song
9. No Place to Skate
10. Women with No W
11. Septic Butcher
12. U.F.A. Attack
13. Hound Dog
Line-up:
Jake Martin – Bass, Vocals
Jude McIlwaine – Vocals, Guitars
Luke Tolcher – Drums