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Recensione : Zeus! – Opera

A quasi tre anni di distanza dal loro esplosivo debutto, gli Zeus!, formazione voce-basso-batteria composta da Luca Cavina e Paolo Mongardi, ritorna (supportata da Tannen Records, Offset Records, Santeria e dall'etichetta di culto Three One G) per schiaffeggiarci sonoramente con gli undici brani al fulmicotone di “Opera”.

Zeus! – Opera

Si parte con il violento (quanto immaginario) incontro tra Beatles e King Diamond di Lucy In The Sky With King Diamond (una tempesta sonora che vi porterà via) e la violenza sonica in continua crescita di Sick And Destroy (alla voce c’è Justin Pearson). Decomposition N. !!! , stritola tutto con la sua follia ritmica, mentre Set Panzer To Rock, tra echi inquietanti, piccolissimi momenti di calma ed esplosioni improvvise, scorre esattamente come un carrarmato, lasciando spazio al sanguinolento imperversare di Beelzebulb (synth apocalittici alle spalle di basso e batteria). La Morte Young e Giorgio Gaslini Is Our Tom Araya mettono in luce l’anima più matematica e analitica del duo, allargando un poco le maglie sonore e lasciando riprendere fiato, ma già la successiva Bach To The Future, nonostante provi a contenersi nella fase iniziale, si lascia andare alla ricerca del delirio più estremo. Eroica, infine, tra stop’n’go e teremin fantasmatici, apre al nero e grasso svilupparsi di Grey Cerebration (sconvolta da spasmi hardcore) e alla sospettosa invasione sonora della conclusiva Blast But Not Liszt.

La seconda prova del duo travolge come un uragano, sconquassando e lasciando storditi. Un lavoro basato su precisione matematica, idee cerebrali, immediatezza e impatto sonoro. Se siete amanti dei suoni pesanti e veloci, non fatevelo scappare.

Tracklist:
01. Lucy In The Sky With King Diamond
02. Sick And Destroy
03. Decomposition N. !!!
04. Set Panzer To Rock
05. Beelzebulb
06. La Morte Young
07. Giorgio Gaslini Is Our Tom Araya
08. Bach To The Future
09. Eroica
10. Grey Cerebration
11. Blast But Not Liszt

Line-up:
Luca Cavina
Paolo Mongardi

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