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Recensione : Wear Your Wounds – Revelator – Split Ep

Siamo davanti all'ennesima prova di due artisti di grande valore. Lasciate le loro band si sono ritrovati ad incidere uno Split di sole due tracce, ma che colpisce e segna dentro.

Wear Your Wounds – Revelator – Split Ep

Wear Your Wounds è il progetto solista di Jacob Bannon. Tramite l’oramai ventennale attività con la band di Boston chiamata Converge, con un intensa produzione di Arte Visiva, sue sono molte delle copertine e dei loghi dei maggiori gruppi della scena posthc Americana (Cave In, Integrity, Narrows, TrapThem, The Hope Conspiracy) e tramite la creazione, in collaborazione con Tre McCarthy, dell’etichetta Deathwish Inc, cuore da oramai più di 10 anni di una certa cultura hardcore, Jacob Bannon è diventato una delle figure più affascinanti che l’ambiente hc degli ultimi anni ha creato.
In questi giorni, tramite il sito Noisey.com, verrà presentato un mini-documentario intitolato ”Rungs in a Ladder”, che ripercorrerà gli aspetti fondamentali della sua vita artistica. Gia in passato si era prestato a progetti musicali solisti (Supermachiner), ma con questa Adrift in You‘, rafforza ancora di più la sua costante pratica di cercare di mettere in qualsiasi suo lavoro quell’emozione che può nascere solo da una ferita, emotiva o fisica che sia. La cosa forse più forte nei suoi lavori è proprio questo trasmettere sentimenti di rabbia e sofferenza, tramutandoli in qualche modo in una forza positiva, una negazione che diventa affermazione nell’ascoltatore, che viene caricato così di una forza emotiva esplosiva.
Ispirandosi ad un sound vicino a realtà come Swans, Killing Joke, My Bloody Valentine, la traccia scorre segnata da una ritmica solenne, fatta di pochi ma efficaci movimenti, il resto è tutto uno stridere di chitarre noise, che creano un background di feedback, dove altre chitarre, più un cantato fantasticamente abbandonato, disegnano una melodia che percorre tutta la traccia.
Wear Your Wounds, indossare le proprie ferite, ed è proprio questo che Jacob Bannon ha cercato di racchiudere in questi 5 min di intimo e ferito sound.
L’altra faccia dello Split è firmata Ben Crisholm, bassista e membro stabile della band di Chelsea Wolfe, nuova dea degli inferi goth-folk. Crisholm in passato ha inciso già due dischi come solista, conosciuti nel mondo dark sperimentale sotto lo pseudonimo di White Horse e in questa Net Of Germs prende il nome di Revelator. Un pianoforte continuo e una leggera ritmica elettronica, dettano il tempo ad una stupenda linea vocale, disegnando quasi uno scenario trip-hop. All’entrata di solenni synth, la traccia sembra delineare e risvegliare certe emozioni e certi ambienti Pink Floyd. Sul finale la batteria prende a schiaffi l’orecchio, sembra rompersi e distruggersi ad ogni colpo inflitto e detta la fine di questa eterea canzone. Sarebbe stato bello che questo lavoro non fosse ridotto a solo due uniche tracce, ma fosse qualcosa di più, così da capire veramente le vere potenzialità dei due artisti,che spogliati da influenze altrui, soli con le loro paure ed emozioni, ci avrebbero rivelato ancora di più un’oscurità interiore, che anche se profondamente dark riesce lo stesso a regalare una beata forza luminosa.

Tracklist:
1 . Adrift In You (Wear Your Wounds)
2 . Net Of Germs (Revelator)

Line-up:
Jacob Bannon – WearYourWounds
Ben Crisholm – Revelator

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