Viaggiare permette di arricchirci, di crescere, quando ritorniamo non siamo più gli stessi, e il viaggio è un esperienza a volte illuminante a volte traumatica.
Verrebbe dunque da pensare: meno male che arrivano le vacanze, meno male che si parte. Ma dobbiamo riparlarne dopo aver letto questa serie di racconti di Fabrizio Patriarca, scenari divertenti e grotteschi, che stravolgono lo stereotipo e il luogo comune. Alla base di tutto c’è sempre il tipo di vacanza che si decide di fare: di certo il panorama delle mete obbligate, la scelta dei villaggi vacanza e dei viaggi organizzati in presenza di connazionali, aumentano la possibilità di esperienze tragicomiche.
Personalmente preferisco viaggiare da solo, con qualche amico al massimo, evitando l’italianità all’estero, perché non vorrei che mi accadesse quanto descritto in queste pagine.
In effetti, a tratti, potrebbero apparire come racconti del terrore, situazioni bizzarre che si creano anche perché oggi viaggiare è diventato facile e viaggiano tutti.
Lo stile narrativo inizialmente risulta difficile, per una serie continua di citazioni e rimandi, dai personaggi dei cartoni animati al cinema, dalla religione alla letteratura. Dato che non è possibile cogliere tutti i riferimenti, all’inizio si tende ad andare ad approfondire su wikipedia, spezzando il ritmo della lettura. Poi ci si abitua, è meglio sorvolare su quelli non conosciuti e godere del racconto, apprezzare le citazioni note, divertirsene per la loro assurdità e surrealismo. In effetti molte sono la manifestazione fisica di pensieri che potevamo tranquillamente fare, ma ai quali non avevamo pensato.
Un viaggio attorno al mondo, Maldive, India, Tailandia, Australia, Kenya,che ci permette di rivivere ricordi delle proprie vacanze, frammenti comuni a coloro che si mettono per strada, anche perché tutti abbiamo da raccontare qualche cosa di strano che ci è accaduto.
Titolo: Tropicario Italiano
Autore: Fabrizio Patriarca
Casa Editrice: 66th and 2nd
Anno: 2020
Pagine: 148
Voto: 7.0
Tag: #Viaggio, #Racconti, #Vacanza, #Ferie
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