The Bone Machine – Giù Nel Mio Inferno

Dentro Giù nel mio inferno ci trovate quello che per me è il vero spirito della musica del diavolo, qualcosa di estremamente attraente ma anche pericoloso, un’esplosione di odio e di sensualità alla quale è impossibile resistere.

The Bone Machine – Giù Nel Mio Inferno

Alla fine della seconda guerra mondiale il leader del P.C.I. Palmiro Togliatti, detto il “migliore”, cercò senza trovarla una via italiana al socialismo.

Troppa era l’opposizione degli alleati occidentali ad anche i russi a dire il vero non è che vedessero troppo di buon occhio questa soluzione.
A settant’anni di distanza da quegli eventi tocca ai Bone Machine cercare di perseguire un obbiettivo solo apparentemente meno significativo: una via italiana al rock’n’roll.
Cosa voglio intendere per via italiana al rock’n’roll?
Voglio semplicemente prendere il cadavere putrescente del più marcio r’n’r di tutti i tempi e piegarlo allo strapotere dello stivale, e voglio farlo cantando in italiano.
Impresa ai confini dell’impossibile?
E allora perché io l’avrei affidata a questo terzetto di squinternati?
Semplice, perché solo tre pazzi mascherati e incoscienti come loro possono prendere il rockabilly, il blues, il garage e financo il country e miscelarli insieme con lo spirito di una punk-band.
Cosa che tra l’altro riesce loro particolarmente bene come dimostrano i dodici brani di questo album uscito originariamente due anni or sono (solo in cd) e ristampato ora in vinile dalla benemerita Area Pirata Records.
Dentro Giù nel mio inferno ci trovate quello che per me è il vero spirito della musica del diavolo, qualcosa di estremamente attraente ma anche pericoloso, un’esplosione di odio e di sensualità alla quale è impossibile resistere.
A proposito i nostri hanno in cantiere un nuovo mini che dovrebbe vedere la luce in ottobre, come si suol dire: l’erba cattiva non muore mai!
P.S.:La citazione finale non è per nulla casuale.

Tracklist:
1. Era Il Re
2. Ho Un Buco Nella Testa
3. Ho Il Diavolo In Corpo
4. Twist Dell’esorcista
5. Abbiam Portato Birra Alla Tua Festa E Per Il Tuo Funerale Whisky, Soda E Rock’n’roll
6. Surf Nella Palude Morta
7. Giu’ Nel Mio Inferno
8. Ragazzo Mio
9. Libero E Selvaggio
10. Sei Nei Guai
11. Io Sono Tutto Cio’ Che Ho
12. Nella Citta’ Dei Morti

Line-up:
Jack Cortese – Chitarra, Voce
Big Daddy Rott – Contrabbasso
Black Macigno – Batteria

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2 Comments
  • Tony Tuono
    Posted at 18:29h, 02 Settembre Rispondi

    Ave volevo chiedervi se e come era possibile inviarvi il mio materiale per una recensione.
    Grazie per l’attenzione

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