Quando una band decide di chiamarsi Mente Marcia o ha scelto un nome assai banale oppure si è ispirata ad una canzone di Jay Reatard.
Nel caso di questo quartetto di baldi ragazzi svedesi propenderei decisamente per la seconda ipotesi, certo che il compianto musicista di Memphis abbia fatto numerosi proseliti nella sua breve ma fulminante e decisamente densissima carriera.
Indubbiamente i Rotten Mind non posseggono quel tocco magico che possedeva il leader dei Reatards, ma quello la natura lo dà in dono soltanto a poche e sceltissime persone, restano però un gran bel gruppo il cui ascolto risulta essere molto piacevole.
Ma andiamo un po’ a scandagliarlo questo album.
Non manca la vena noise-pop che contraddistingueva la loro guida spirituale, ispirazione che esce allo scoperto soprattutto in brani quali I don’t want to be the one, This is place is rotting away e Nowhere to go. C’è un pezzo molto ramonesiano e molto bello come Damage state of mind uno più ispirato al pop-punk di scuola inglese stile Buzzcocks Pharmaceutical consultation e non ne manca neppure uno di instro surf il breve e coinvolgente Offspring of supreme value.
Insomma i nostri non sono per nulla monotematici e questa risulta essere per loro un’ulteriore nota di merito.
Francamente volendo trovare il cosiddetto pelo nell’uovo la voce è, a mio parere, talune volte un po’ troppo sopra le righe ma certo questo non rovina certo la fruizione di questo ottimo disco.
Promossi senza indugi!
Tracklist:
1. Your voice inside my head
2. I don’t want to be the one
3. Damaged state of mind
4. Teenage mess up
5. Slaughterhouse refugee
6. No hope for me
7. This place is rotting away
8. Watch me watch you
9. Pharmaceutical consultation
10. Offspring of supreme value
11. Can’t control me no more
12. Nowhere to go
Line-up:
Jakob
Jakob
Jojje
Victor