Come Tropic Of Cancer, Black Rain e Prurient anche i Raime fanno parte di quella ”società obscura” chiamata Blackest Ever Black. L’etichetta post-dubstep londinese propone un roster di band dai caratteri minimal/industrial con ambientazioni dark. Insomma sembra che il sole sia tramontato per sempre in quel di Londra. Quarter Turns Over A Living Line presenta quindi un imminente catastrofe, le percussioni rimangono drone, mai aggressive, in tutto il disco i synth e le chitarre elettriche violentate da delay eterei, accarezzano l’oblio dell’ascolto senza mai graffiare. In apertura Passed Over Trail, l’assenza di base ritmica e graffi di suoni industriali sembrano disegnare e dare l’ambiente a tutte le tracce che ne verrano dietro. Accenni di ritmiche ipnotiche jungle ad ogni canzone danno lo sfondo a nuovi passaggi dai suoni dronici, l’ambiente è sempre quello, sembrerà di aggirarsi di notte tra le macerie di un industria della periferia inglese. La conclusiva The Dimming Of Road And Rights come un ascensore, scende e ci porta sempre più in basso, il campionamento ritmico sembra scandire la discesa verso i bassifondi urbani, gli echi degli strumenti e qualche cenno di voce fanno il resto. Album d’esordio, prima solo qualche Ep per questo duo inglese che sul finire del 2012, anno dell’apocalisse annunciata, ha saputo mettere in musica quello che ci sarebbe aspettato dopo la catastrofe: il Buio.
Tracklist:
1. Passed Over Trail
2. The Last Foundry
3. Soil and Colts
4. Exist in the Repeat of Practice
5. The Walker in Blast and Bottle
6. Your Cast Will Tire
7. The Dimming of Road and Rights
Line-up:
Joe Andrews
Tom Halstead