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Recensione : Radio Zero – Onda Magnetica

Radio Zero Onda Magnetica: Rock'n'roll in italiano vero, credibile e grintoso

Radio Zero - Onda Magnetica

Oh my god, scritto volutamente in inglese, i Radio Zero, con la musica contenuta in questo nuovo disco, propongono la solita querelle sul rock’n’roll cantato in italiano.

Si può farlo senza per forza apparire anacronistici o vendere l’anima al diavolo?

Certo che si può e la band spezzina con queste nuove dodici canzoni ne è la tangibile dimostrazione.

Per chi fosse ancora perplesso o dubbioso l’invito è quello di appoggiare la puntina sulla traccia uno del lato uno di questo vinile nella quale i nostri si cimentano (elettrificandola) con la splendida Never Talking To You Again, unico pezzo acustico di quel capolavoro di caos elettrico che è Zen Arcade degli Husker Du. Certo confrontarsi con un pezzo di tale portata, non solo musicale, è impresa assai ardua ma che il gruppo supera con ottima disinvoltura dimostrando quell’attitudine con la quale si nasce e si cresce e che nessuno può acquistare.

Sempre sullo stesso lato si trovano anche Venale Realtà un ottimo mix tra i Kina più cantautorali ed i Ritmo Tribale di quel piccolo capolavoro che fu Bocca Chiusa , Come Quando dove i nostri sviscerano la loro anima blues – ma quanto è bello sentire suonare un’armonica? – che si conclude con un’incursione in Tainted Love di Gloria Jones e Manca l’Aria nella quale le influenze della musica del diavolo si fanno ancora più palesi. Si cambia facciata e si comincia subito con Onda Magnetica nella quale la band ci da un assaggio delle radici dalle quali trae origine e ispirazione, e comunque datemi un’armonica e vi solleverò il mondo,beh forse era una leva.

Ma i Radio Zero evidentemente hanno la passione per i confronti – a dir poco – ardui e la seconda cover che propongono è Gioia e Rivoluzione degli Area; anche in questo caso missione compiuta più che egregiamente. Non manca lo spazio per un brano avvolgente e sensuale, che però non manca a tratti di mostrare i denti, come Cade per chiudere con una riproposizione elettrica – quasi hendrixiana – di Carry On di CSN&Y; adoro quel pezzo e l’album dal quale è tratto ma non ditelo a nessuno.

Testi semplici ma ispirati, copertina magari non appariscente ma molto efficace, grinta da vendere.

Fate vostro questo disco: a) perché ne vale la pena, b) perché è bello e riuscito, c) perché supportate la scena italiana, d) perché ve lo dico io.

Va beh cancellate la d e suonate questo album, appropriatevi della sua essenza sino a memorizzarne i testi, solo allora capirete quanto ne valga la pena.

 

Track List
1) Non Voglio Parlare Con Te Mai Più,
2) Venale Realtà,
3) Come Quando,
4) Signore Sarà,
5) Manca l’Aria,
6) Strade Blu,
7) Onda Magnetica,
8) Ruggine,
9) Splendida Vita,
10) Cade,
11) Carry On

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